Nei primi sei mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 la crescita dell’export di gioielli, bigiotteria, articoli connessi e pietre preziose registra un aumento del 46%, attestandosi a quasi 923 milioni di euro, ma l’aumento è dovuto soprattutto al confronto con l’effetto devastante che l’emergenza sanitaria ha avuto lo scorso anno. Nel primo semestre 2019, infatti, il Piemonte aveva registrato oltre 1 miliardo e 158 milioni di euro di fatturato export classificandosi come prima regione italiana. E d’altra parte il dato totale delle esportazioni a fine 2020 (1 miliardo e quasi 461 milioni di euro) è ben lontano da quello registrato a fine 2019 (2 miliardi e quasi 309 milioni di euro). Lo dice l'indagine di Unioncamere Piemonte elaborata da Cna Torino in occasione della nuova edizione di EuromineralExpo, la manifestazione dedicata a gioielli, minerali e pietre preziose che si terrà dall'1 al 3 ottobre al Pala Alpitour.
A livello nazionale, nel I semestre 2021, le performance dell’export di gioielli e bigiotteria registrate dalle regioni italiane sono le seguenti: la Toscana è la prima, con il distretto di Arezzo (1 miliardo e 323 milioni di euro); il Veneto, con il distretto di Vicenza (quasi 930 milioni di euro) si colloca al secondo posto seguito dal Piemonte che si colloca quindi in terza posizione (quasi 923 milioni di euro). Alessandria, con il suo distretto di Valenza, si riconferma provincia leader con esportazioni pari a oltre 1 miliardo e 166 milioni di euro nel 2020, seguita come sempre da Torino con quasi 289 milioni di euro.
Le imprese del settore in Piemonte sono 1.155 al 30 giugno 2021 contro le 1.173 del 30 giugno 2020 (una flessione in linea con la serie storica degli ultimi anni frutto di cessazioni di attività ma anche di concentrazioni per progressive acquisizioni da parte di gruppi consolidati). La provincia di Alessandria si conferma regina con il suo distretto di Valenza (833 imprese, erano 847 a giugno 2020), segue però Torino con 216 imprese (215 lo scorso anno) che risulta essere decisamente distaccata da tutte le altre province: al terzo e quarto posto si collocano Novara e Cuneo (rispettivamente con 30 e 29 ditte).
Il numero di addetti del settore in Piemonte registrati al 30 giungo 2021 sono 6129, stabili rispetto al 30 giugno 2020. Il numero più elevato di addetti ovviamente è nell’alessandrino (5397) e nel torinese (583), dove si registra in entrambi i casi un lieve aumento di occupati: gli addetti erano 5377 nell’alessandrino e 559 nel torinese nello stesso periodo del 2020. Segue per numerosità il novarese (35) che però registra un drastico calo rispetto ai 73 del 2020.
“L’oreficeria è un settore con un’elevata vocazione internazionale - commenta il presidente della CNA Torino Nicola Scarlatelli -. L’impatto della chiusura dei canali distributivi e del blocco dei flussi turistici e l’annullamento o posticipazione delle cerimonie, importanti driver delle vendite di preziosi, hanno segnato in modo significativo il settore. Tuttavia il settore orafo, sia a livello piemontese che nazionale, si è confermato nel 2020 fornitore dei grandi brand globali, come dimostrato dal fatto che Francia e Svizzera sono i primi importatori dei prodotti Made in Italy di oreficeria e gioielleria. Dal punto di vista delle misure di intervento pubblico da attivare a sostegno del settore oltre a proseguire sulla strada già intrapresa della riduzione dei dazi alle esportazioni, bisognerebbe affrontare le problematicità storiche quali l’eccessiva frammentazione della dimensione imprenditoriale e la difficoltà del passaggio generazionale e incoraggiare l’evoluzione tecnologica dei laboratori”.
Il traguardo dei 50 anni
Per la kermesse che si terrà in corso Sebastopoli 123 a Torino, peraltro, si tratta dell'edizione numero 50. Un traguardo prestigioso per una manifestazione sempre in crescita e in grado di proporre importanti novità.
All’interno di Euromineralexpo 170 espositori su di uno sviluppo di 1000 metri di tavoli, rappresentano un’occasione unica per i collezionisti di minerali, fossili e conchiglie di arricchire la propria collezione, mentre per le signore sarà una visita molto gratificante per la presenza di espositori altamente qualificati di gemme, gioielleria e bigiotteria. Come nelle passate edizioni anche nell’edizione di quest’anno ci sarà lo spazio dove esporranno i cercatori e collezionisti delle valli torinesi assieme alle varie Associazioni mineralogiche e paleontologiche.
La grande novità di quest’anno sarà la presenza dell’ESA (European Space Agency) che, con due conferenze programmate nella giornata di sabato 2 ottobre presenterà quello che è una parte del programma di addestramento che gli astronauti seguiranno in previsione delle future esplorazioni planetarie e in cui le scienze geologiche assumono grande importanza per la maggior comprensione di quanto si troverà sulla Luna e su Marte.
Sempre lo spazio protagonista con la presenza della più recente meteorite caduta in Italia a Cavezzo, in provincia di Modena ed esposta al pubblico per la prima volta in assoluto. La storia di questo ritrovamento vale la pena di essere raccontata in quanto frutto non del caso, ma di una costante ed efficace osservazione del cielo e di precisi calcoli sulla sua traiettoria, tali da poterne determinarne con ottima approssimazione il punto di caduta. Questa storia sarà raccontata grazie alla collaborazione con l’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino.