"Torino ha alcune delle migliori università del mondo, eppure da anni stiamo assistendo alla cosiddetta 'fuga dei cervelli': bisogna stoppare questa tendenza e far rimanere a lavorare qui i nostri talenti". Da un giovane di 25 anni arriva l'impegno a favore delle politiche giovanili in ambito lavorativo. Alberto Gravagno, candidato consigliere comunale per la Lega, affronta una delle questioni che più gli sta a cuore.
Puntare davvero sui giovani
"E' innegabile che anche l'instabilità lavorativa influisce - fa notare - coloro che decidono di restare ne pagano le conseguenze e questo si riflette sul calo della natalità, che non a caso è diminuita nel corso degli anni". Come arginare allora il fenomeno? Per Gravagno è fondamentale partire da un punto: "Bisogna puntare sulle nuove generazioni non solo a parole, oppure con un'offerta che riguarda soprattutto sport e tempo libero, servono maggiori opportunità lavorative vere. Da dopo le Olimpiadi del 2006 c'è stato un calo continuo dell'offerta alberghiera, di turismo e servizi. E' qui che bisogna tornare a investire e a puntare forte".
Formazione di qualità
Ma è necessario migliorare anche le competenze, per questo il candidato consigliere della Lega punta su "una formazione di maggiore qualità: l'acquisizione di più competenze spendibili sul mercato del lavoro darà ai nostri giovani maggiori opportunità. Non a caso si parla di formazione continua, non bisogna mai fermarsi ma cercare di migliorare sempre il proprio curriculum".
Ma guai a dire che la giovane età è sinonimo di poca esperienza: Gravagno a 25 anni, pur correndo per la prima volta per le elezioni, vanta già una buonissima esperienza alle spalle e sottolinea come il discorso valga per tanti ragazzi della sua età: "Bisogna credere nei giovani, una società che non punta su di loro è destinata a fallire o al declino".