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Politica | 06 ottobre 2021, 15:57

La Regione conferma: il "Regio Itinerante" resta in programma

La replica dell'assessore Vittoria Poggio alle richieste di chiarimento da parte di Silvio Magliano dei Moderati

La Regione conferma: il "Regio Itinerante" resta in programma

La Regione conferma l’interesse a proseguire la programmazione delle attività del Teatro Regio sul territorio, tenuto conto che in Piemonte si sviluppa annualmente una vasta e qualificata presenza di stagioni musicali, rassegne e festival, in buona parte sostenuta dall’ente regionale”. È questa la prima parte della risposta fornita dall’assessore alla Cultura Vittoria Poggio alle richieste presentate dal capogruppo dei Moderati Silvio Magliano, che chiedeva alla Giunta di verificare, monitorare, stimolare e approfondire come il commissario straordinario stia gestendo l’attività de “Il Regio Itinerante”.

In aggiunta, Magliano chiedeva quali fossero i costi dei concerti presentati agli Enti territoriali, sia per la stagione concertistica attuale, sia per le stagioni future, affinché non venga meno l'obiettivo di attuare politiche di consolidamento e di sviluppo culturale sul territorio piemontese.

L’assessore Poggio ha evidenziato come le criticità relative alla difficile congiuntura economica che la Fondazione Teatro Regio di Torino nel biennio 2020/2021 siano da imputarsi all’emergenza sanitaria e al commissariamento della Fondazione per riportarla a una situazione economico-finanziaria risanata e sostenibile; ma anche alla messa in opera del rifacimento del palco del teatro facendo ricorso a finanziamenti ministeriali. Nello specifico, il progetto “Il Regio itinerante”, necessita di un’ulteriore analisi e definizione degli strumenti per riavviare il meccanismo e il rilancio del progetto stesso.

Nonostante le note limitazioni si sono realizzati nel corso del 2020, quindici appuntamenti mentre nel 2021, con il permanere della pandemia, non si è potuto programmare, d’intesa con i Comuni, una distribuzione di concerti.

"Bene: alle parole seguano i fatti. Se, com'è doveroso e giusto, la Commissaria Purchia sta svolgendo, con il suo staff, il suo lavoro di ottimizzazione delle spese e di riduzione dei costi, anche la politica deve svolgere il proprio. I dati dicono che un tempo gli spettacoli non erano pagati più di 1.700 euro ciascuno: una cifra oggi sostanzialmente triplicata. Come dire: 'Cari piccoli Comuni, formalmente vi diamo un'opportunità, ma di fatto vi mettiamo nelle condizioni di dovervi rinunciare'.  Portare cultura anche nei centri più periferici è compito della Giunta Regionale e questo obiettivo si raggiunge solo se il costo dei concerti si abbassa. La politica, se mette risorse, deve poi pretendere che i prezzi siano contenuti", ha controreplicato Magliano.

Attualmente la Regione sostiene la presenza delle attività musicali sul territorio attraverso sia gli avvisi pubblici di finanziamento sia con l’attività della Fondazione Piemonte dal Vivo avviando un confronto con il Regio per trovare i terreni di collaborazione per la programmazione 2021/2022 di concerti all’interno del palinsesto del circuito regionale.

comunicato stampa

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