Attualità | 19 ottobre 2021, 18:36

“I nostri figli non sono pacchi”: a Torino la rivolta dei genitori degli alunni con disabilità

Consegnati alcuni pacchi a 5T, la società incaricata di garantire il trasporto scolastico, dopo le prime settimane di disagi a scuola. Il presidente Enzo Amich: "Li ho incontrati, ascoltati e ci siamo scusati: con i loro feedback miglioreremo, insieme"

rivolta dei genitori degli alunni disabili

“I nostri figli non sono pacchi”: a Torino la rivolta dei genitori degli alunni con disabilità

I nostri figli non sono pacchi”. E’ una protesta tanto scenografica quanto sentita quella messa in atto oggi pomeriggio delle mamme e dei papà degli alunni con disabilità davanti alla sede 5T di via Bertola 34.

La protesta dei genitori

I genitori hanno portato alla sede della società incaricata di garantire il trasporto scolastico pacchi raffiguranti i visi dei propri bambini e alcuni slogan volti a denunciare una condizione di "indifferenza di 5T rispetto alle giuste rivendicazioni di chi richiede la semplice applicazione e garanzia per l’erogazione di un servizio essenziale". Per i genitori, infatti, dall'inizio dell'anno scolastico sono già stati accumulati diversi disservizi.

I disservizi che colpiscono gli studenti disabili

"Bambini che per arrivare a scuola, oltretutto in ritardo, rimangono chiusi per quasi due ore di seguito nei pulmini.  Bambini letteralmente dimenticati negli istituti scolastici, bambini addirittura portati presso gli indirizzi sbagliati o peggio ancora affidati ad adulti diversi dai propri familiari. Proprio come farebbero i corrieri con i propri pacchi assegnati in consegna" spiegano le mamme e i papà.

E non è finita qui. “La pianificazione degli orari – spiegano dal comitato dei genitori - a distanza di un mese dall’inizio del servizio sono ancora troppo variabili e incongruenti con le esigenze scolastiche fisiche e psicologiche dei nostri figli. Non essendoci una pianificazione definitiva, gli orari vengono inviati a volte a scuola a volte alle famiglie e soprattutto, ultima novità, gli orari possono essere unilateralmente modificati dalla 5T senza alcun confronto con i genitori dei minori in base alle nuove richieste o variazioni sopraggiunte da altri utenti! In sostanza ci stanno dicendo che non avremo mai un orario definitivo poiché varia in base alle richieste che giungono alla 5T visto che si tratta di trasporto collettivo”.

Ferrero (CPD): "Ci aspettiamo delle scuse"

Vogliamo come CPD – spiega Giovanni Ferrero, direttore della Consulta delle Persone in Difficoltà - che 5T innanzitutto chieda scusa a tutte le mamme, ai loro figli, alle famiglie e a tutti i cittadini che con le loro tasse pagano per questi servizi e che tutto riprenda a funzionare esattamente come dovrebbe essere in una città civile del 2021. In caso contrario chiediamo che si dimettano tutti i responsabili del servizio”.

Magliano: "Bimbi e famiglie non devono più soffrire"

"Porterò la questione in Consiglio regionale", dice Silvio Magliano dei Moderati, che ha portato la sua solidarietà al presidio organizzato dai genitori. "Dopo tutto quello che i bambini e le loro famiglie hanno passato negli anni della disastrosa gestione Tundo, questo quadro desolante non deve ripetersi".

"Auspico - conclude Magliano - che l'amministrazione faccia chiarezza: è una questione di umanità e non faremo sconti a nessuno. Certo, forse bisognava capire prima se 5T avesse o meno le caratteristiche per erogare un servizio così importante".

5T riceve i genitori: "I feedback determinanti per migliorare il servizio"

I manifestanti sono stati ricevuti personalmente da Enzo Amich, presidente di 5T: "Li ho ringraziati, avere la possibilità di dialogare direttamente ci ha permesso di spiegare che 5T fa parte di alcuni attori protagonisti del servizio, di fargli comprendere le dinamiche, ascoltare le loro esperienze e suggerimenti". "I loro feedback - prosegue Amich -, sono determinanti per le migliorie di un servizio iniziato solo a fine agosto". 

"Abbiamo dovuto ricostruire tutto quanto - racconta il presidente, riferendosi al mancato passaggio di consegne, dossier e feedback con i precedenti erogatori del servizio, Tundo. "Abbiamo riconosciuto gli errori e chiesto scusa, anche per problemi non dipendenti da noi: sentiamo il dovere di ascoltare queste persone per capire le loro esigenze". Venerdì, infatti, 5T riceverà nuovamente i genitori e già domani chiederà un confronto urgente con il Comune per cercare di migliorare da subito il servizio.

Andrea Parisotto

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