"Torino non deve puntare a un ruolo chiave, ce l'ha già". A margine dell'assemblea generale degli industriali torinesi Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, guarda ai recenti cambiamenti che interessano il capoluogo.
"La città ha un ruolo importante nella crescita della regione e del Paese: non deve inseguirlo, lo ha già. Siamo pronti a dialogo e confronto fin da subito, puntando sui giovani innanzitutto".
E tra le ricette, Gay sottolinea: "Il partenariato pubblico-privato, per fare sì che le aziende crescano, con le piccole che diventano medie e le medie grandi. È un messaggio importante per la nuova giunta".
"La svolta? Mi pare inevitabile"
Una svolta per Torino? "Più che altro perché abbiamo davanti strumenti irripetibili - dice Gay -. Non vedo come non si potrà arrivare a una svolta, tra Pnrr e risorse legate allarea di Crisi complessa. A tutto questo si aggiungerà anche l'applicazione delle nuove motivazioni della giunta del sindaco Lo Russo".
"Reddito di cittadinanza? Ha fallito, va ripensato"
E in pensiero va anche all'attualità nazionale, con la nuova manovra che sta mettendo a punto il Governo Draghi. "È oggettivo: il reddito di cittadinanza non ha ottenuto i risultati per cui era stato pensato. Ha aiutato le persone nel momento più duro della pandemia, ma se doveva creare lavoro e occupabilità, allora va ripensato, non solo nelle risorse".
"La manovra è piuttosto ampia - conclude Gay - ma bisogna vedere al passo successivo come si integra con il Pnrr".