Era stato annunciato come uno dei temi ancora aperti, da affrontare con urgenza. Ma nel giro di poche ore è arrivato il semaforo verde da Roma. Sul prezzo del latte c'è l'accordo e questo porta buone notizie per il settore piemontese.
Sulla base degli accordi, è stato introdotto un “premio di emergenza” che porterà il prezzo del latte alla stalla a 41 centesimi al litro. Per il Piemonte, con un bacino composto da 1.622 stalle con 120.838 vacche, l’intesa farà recuperare agli allevatori 17,7 milioni di euro. Cuneo è la provincia con più allevamenti (725 stalle e 57.804 vacche), seguita da Torino (575 stalle e 43.805 vacche).
La produzione di latte piemontese l’anno scorso ha raggiunto il quantitativo complessivo di 1.149.823 tonnellate, con un aumento del 4,76% sull’anno precedente. Nei primi sei mesi di quest’anno l’aumento produttivo, rispetto allo stesso periodo del 2.020, è del 2,31%.
Soddisfatta Confagricoltura Piemonte: “Bene l’accordo sul prezzo del latte, ora lavoriamo insieme per promuovere le nostre specialità”. “In base all’accordo - spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte - il quantitativo di latte piemontese interessato dal premio emergenza stalle per i prossimi cinque mesi è di circa 590.000 tonnellate (590 milioni di litri): grazie al contributo gli allevatori piemontesi potranno recuperare un valore di circa 17,7 milioni di euro”.
"Il comparto lattiero caseario piemontese – sottolinea Confagricoltura in una nota per la stampa – sta attraversando un momento delicato. L’aumento dei costi di produzione dovuto al rincaro delle materie prime per alimentazione degli animali, delle fonti energetiche e dei fertilizzanti, ha messo in difficoltà gli allevamenti".