“Carrefour dovrebbe smetterla di dire falsità e attribuire la sua crisi al costo del lavoro. Basta entrare in un supermercato per accorgersi che i problemi sono altri. È ora che il Governo si esponga su quella che rischia di diventare l’ennesima bomba sociale dovuta all’irresponsabilità di un’azienda”. Lo dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale, Marco Grimaldi, firmatario di un question time sulla grave situazione che ha colpito i lavoratori e le lavoratrici della filiale italiana della multinazionale francese della grande distribuzione organizzata, la quale ha confermato il piano di ristrutturazione annunciato all’inizio dell’ottobre 2021, formalizzando ai sindacati una procedura di licenziamento collettivo a partire dal 2022.
Si parla, secondo le cifre comunicate dall’Assessora Chiorino, di 187 esuberi in Piemonte (2 ad Alessandria, 2 a Biella, 2 a Novara, 9 a Vercelli e i rimanenti a Torino, fra ipermercati, supermercati, PdV ingrosso e struttura centrale).
“Non solo è mancato il confronto con le rappresentanze sindacali sui criteri adottati per quantificare gli esuberi e sulle garanzie per i lavoratori attualmente operanti, manca del tutto un piano di rilancio sulla rete di vendita diretta – prosegue Grimaldi – Altro che ‘riequilibrare il rapporto tra personale e fatturato’, Carrefour deve assumersi la responsabilità delle immense carenze strutturali che rendono sempre meno fruibili i punti di vendita allontanano i clienti”.