Angelo Pezzana e Maurizio Gelatti – presidente e co-presidente Fondazione Sandro Penna - FUORI! – il 20 ottobre avevano scritto al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e al Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, a margine della mostra di successo dedicata ai cinquant’anni del FUORI! (organizzata al Polo del ‘900 – Museo Diffuso della Resistenza), per proporre il progetto di aprire a Torino un museo dedicato alla storia dell’omosessualità: il primo in Italia.
Per supportare il progetto – in attesa di incontrare congiuntamente Regione e Città – è stato costituito un comitato promotore a cui hanno aderito personalità del mondo della cultura, della politica, dell’imprenditoria e della politica, da Chiara Appendino a Sarah Cosulich, da Nicola Lagioia a Beatrice Merz.
L’idea del Museo è nata per colmare una lacuna; per combattere discriminazioni e pregiudizi; per favorire la conoscenza e far conoscere battaglie di civiltà spesso dimenticate o non note alle nuove generazioni e per consolidare la fama di Torino come Capitale dei Diritti.
Ricca: "Combattere le discriminazioni non è appannaggio della sinistra"
"Sono assolutamente favorevole alla nascita di un museo che racconti la lotta per i diritti della comunità Lgbt. Certe tematiche che hanno a che fare con l’affermazione delle identità personali vanno intese come appannaggio di chiunque creda nella libertà e nell’autodeterminazione e non sono solo argomenti retorici da lasciare in mano, come clave, a determinate parti politiche - afferma l’assessore regionale alle Politiche Giovanili Fabrizio Ricca -. Ci sono ancora troppi Paesi nel mondo in cui le preferenze sessuali diventano motivo di persecuzione, questo è un dato intollerabile che dobbiamo combattere con dialogo e cultura".