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Attualità | 10 gennaio 2022, 16:43

Nuovo anno all’Accademia di Belle Arti, Di Mauro: “Chiediamo la parificazione con il resto del mondo universitario” (VIDEO)

In collegamento la Ministra Messa: “L’impegno del Ministero è non solo finanziario, ma anche di riforme”

Inaugurato l'anno accademico 2021/2022 dell'Accademia Albertina di Belle Arti

Inaugurato l'anno accademico 2021/2022 dell'Accademia Albertina di Belle Arti

Nuovo anno accademico 2021/2022 per l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino che, unica eccezione nel panorama universitario, in questo periodo di chiusure dovete all’aumento dei contagi continua a garantire i laboratori per gli studenti. Una realtà quella delle Accademie e dei Conservatori che purtroppo non gode degli stessi regolamenti degli altri atenei universitari. 

“Il nostro augurio per questo nuovo anno scolastico sarà di portare avanti, un processo per la parificazione tra il nostro comparto, Afam, e il resto del mondo universitario” commenta il direttore Edoardo Di Mauro “La Ministra Messa e tutto il Ministero per l’Università e la Ricerca stanno perseguendo riforme attese che ricondurranno le accademie nel sito universitario”. 

"Rispettando le regole, finora il covid all'Accademia non è mai entrato"

L’Accademia di Torino oggi riapre le sue porte con alle spalle il primato di aver riaperto per prima, a livello italiano, le classi all’insegnamento con ingressi contingentati. “Siamo stati chiusi solo a novembre 2020, abbiamo proseguito con l’apertura dei laboratori, abbiamo riaperto molti corsi teorico pratica in presenza, oggi situazione pressoché identica facendo un po’ più di attenzione, purtroppo, con questo virus ci dobbiamo convivere. Speriamo di andare avanti così, perché rispettando tutte le norme di sicurezza, in Accademia il Covid non ci è mai entrato”. 

"La media degli iscritti è stabile, lavoreremo per aumentarla nei prossimi due anni" 

Per quanto riguarda le iscrizioni, né aumenti né decrescita, i numeri restano stabili rispetto al passato. “La media non si è implementata, abbiamo perso iscrizioni di studenti extraeuropei, speriamo nei prossimi due anni, di implementare nuovi numeri di iscritti”. 

La Ministra Messa: “Le arti sono la forza del nostro Paese riescono a trasformare anche momenti difficili” 

In collegamento durante la presentazione del nuovo anno accademico anche la Ministra per l’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa che si è rivolta direttamente alle studentesse e agli studenti: “Oggi sappiamo che il nostro Piano di ripresa e resilienza si concentra sui giovani e credo sia importante che siano loro stessi ad avere la parola valorizzare la loro unicità. La diversità è grande valore. La diversità nelle Accademia e nei Conservatori è una parte fondamentale, realtà forse un po’ trascurate per l’aspettò formativo e da qualche anno è iniziato un percorso di transizione. L’impegno - ha precisato - di questo Ministero è importante, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche di riforme di nuovi regolamenti. A breve, riusciremo con un nuovo regolamento. In questo senso penso siano tre gli aspetti di cui tenere conto: rendere evidente l’ammissione per la ricerca e ai dottorati di ricerca, la snellezza delle strutture, uscire dall’auto-referenzialità”. 

“Tutte le attività dell’Accademia - ha concluso - sono un segnale che può fare da promotore per un nuovo umanesimo”. 

Laurea ad Honorem a Renato Barilli 

La cerimonia di apertura del nuovo anno accademico è stata siglata da un altro momento importante: la consegna della laurea ad honorem in Didattica dell’arte e della medaglia dell’Accademia a Renato Barilli. 86 anni, intellettuale “ambidestro”, come lo ha definito lo stesso Di Mauro, è stato attivo nei campi sia letterario che artistico, basto citare la sua adesione al “Gruppo 63”, ed è stato da sempre impegnato nello stabilire omologie tra questi e l’ambito della scienza. Laureato in Lettere con Luciano Anceschi nel 1958 presso l’Università di Bologna, nel 1980 ha ottenuto l’incarico di Professore ordinario di Fenomenologia degli Stili. Durante la consegna del riconoscimento ha sostenuto la parificazione del comparto accademie e università: “Accademia e Università non sono ancora fuse ed è un problema per cui mi sono sempre battuto. Un vostro docente non può insegnare all’università e vice versa. Docenti, siete pagati meno dei vostri colleghi universitari, è un’ingiustizia per altro anticostituzionale”. 

Chiara Gallo

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