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Politica | 01 febbraio 2022, 19:19

Minimarket, Conticelli (PD) chiede un giro di vite: “No all'alcol dopo le 21 anche in Aurora e Barriera”

La capogruppo in Consiglio Comunale propone una stretta per diminuire il degrado e favorire il commercio di vicinato. I dubbi dell'assessore Chiavarino: “Elevato rischio di impugnazione”

minimarket - foto d'archivio

Minimarket, Conticelli (PD): “No all'alcol dopo le 21 anche in Aurora e Barriera”

Stop dopo le 21 alla vendita di alcolici nei minimarket anche nei quartieri Aurora e Barriera di Milano”: a richiederlo, attraverso un'apposita mozione discussa oggi pomeriggio in Terza Commissione, è la capogruppo del Partito Democatico in Consiglio Comunale Nadia Conticelli.

Obiettivo: contrasto del degrado e promozione del commercio

L'obiettivo dichiarato è quello di estendere il contrasto al degrado non solo nelle zone soggette al fenomeno della malamovida ma anche in quelle aree della città già percepite come problematiche: “I minimarket – ha sottolineato Conticelli – sembrano essere un servizio di prossimità ma in moltissimi casi sono concentrati solamente sulla vendita di alcolici 24 ore su 24: intervenendo solo su Vanchiglia e Borgo Rossini il rischio è quello che il problema si riversi anche su Aurora e Barriera, dove sussistono problemi sociali e di criminalità”.

L'attenzione viene posta anche su come promuovere il commercio di vicinato nelle zone della movida: “I locali e i minimarket - ha aggiunto – stanno espellendo le altre attività, tra cui quelle artigianali, anche in zone residenziali abitate dalla classe media proprio come Vanchiglia e Rossini: per questo motivo sarebbe opportuno studiare soluzioni per riconvertire gli spazi commerciali vuoti attirando la piccola imprenditoria e diversificando l'offerta”.

Chiavarino frena: “Rischio impugnazione e problemi di bilancio”

La mozione ha trovato appoggio multipartitico (a parte la netta contrapposizione di Silvio Viale, ndr). A mettere tutti in guardia da possibili “effetti collaterali” è però l'assessore al commercio Paolo Chiavarino: “Pur condividendo - ha commentato – la natura del documento, dopo l'esperienza di San Salvario il rischio di impugnazione da parte dei soggetti interessati non è da sottovalutare e deve spingerci a prendere in considerazione tutte le eventualità. Sul commercio, inoltre, non potendo ragionare su sgravi fiscali per motivi di bilancio dovremo farci venire qualche idea”.

Marco Berton

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