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Attualità | 02 febbraio 2022, 12:18

“Stop all’isola pedonale di via Coazze”: la rivolta dei cittadini che non vogliono perdere posti auto

Sono 387 i torinesi che hanno richiesto di non completare il progetto della nuova isola pedonale su via Coazze, tra via Almese e via Saffi. “L’ha richiesta la chiesa, ma rappresenta una minoranza”

isola pedonale via coazze

“Stop all’isola pedonale di via Coazze”: la rivolta dei cittadini della Circoscrizione 3

Stop all’ennesima isola pedonale. E’ una richiesta perentoria quella avanzata da 387 torinesi residenti nel quartiere Cenisia, che hanno chiesto con una petizione di non completare il progetto di una nuova isola pedonale su via Coazze, nel tratto compreso tra le vie Almese e Saffi. Un progetto caldeggiato dalla chiesa Maria Regina delle missioni e avallata dalla Circoscrizione 3.

 

I residenti dicono no: "Viabilità già stravolta"

Attualmente è già presente un’isola pedonale con quattro panchine e una decina di alberi. Se la pedonalizzazione dovesse proseguire, nell’area verrà posata una nuova pavimentazione e verranno allestite fioriere, scacchiere e la cabina telefonica presente verrà convertita in un punto di scambio libri. Secondo i cittadini però, allargare lo spazio pedonale, chiudendo una porzione di strada, comporterebbe una riduzione di posti auto in una zona che aveva già vista la viabilità stravolta. Negli scorsi anni infatti, il Comune aveva realizzato due piste ciclabili su ambo i lati di via Cialdini, con un intervento mal digerito dai residenti.

 

"Preoccupati dalla possibile ricadute negative"

Siamo preoccupati delle possibili ricadute negative sulle attività dei negozi della zona” spiega Elisabetta Iannelli, prima firmataria della petizione. “Non è necessario chiudere venti metri di strada, per svolgere attività estemporanee all’aperto, portando via almeno 16 posti d’auto”.

La proposta avanzata dai cittadini è doppia: da una parte chiudere la strada solo in alcuni giorni o momenti, magari in occasione di eventi specifici, lasciando via Coazze aperta al traffico nei restanti giorni dell’anno, e dall’altra di risistemare la piazzetta spartitraffico già esistente, migliorando l’illuminazione pubblica e la manutenzione del verde.

Andrea Parisotto

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