C'è tempo fino al 14 febbraio per visitare le nove opere della Fondazione Maeght in mostra all'interno del parco pensile del Lingotto, aperto da settembre 2021 e realizzato sulla celebre pista del complesso simbolo di quella che fu la Fiat, oggi Stellantis.
Il parco urbano sospeso più grande d’Europa, con le sue 40.000 piante, è un inno al Green e alla sostenibilità con 300 specie diverse, ma dal finissage della mostra, la pista resterà chiusa al pubblico fino alla nuova stagione di mostre che saranno annunciate a breve dalla Pinacoteca Agnelli. E in tanti si chiedono quale sarà il futuro di questa struttura così all'avanguardia e unica nel suo genere.
Ancora per pochi giorni si potranno però ammirare le sculture di arte moderna solitamente ospitate presso i giardini del museo di Saint Paul de Vince e che da questo autunno sono in presti alla Pinacoteca: dai bronzi e una scultura di Mirò ai bronzi di Ossip Zadkin e Jean Arp, passando per opere importanti di Jean Paul Riopelle, Claude Viseaux, Norbert Kricke e Barbara Hepworth.
Il parco pensile
Realizzato da Benedetto Camerana, progettista e celebre architetto il parco è un luogo che intende guarda al futuro e al benessere in tutte le sue sfaccettature:
"Questo modello può essere esportato per altri luoghi di Torino: è un luogo monumentale che può avere un grande interesse per la presenza della pinacoteca Agnelli, per la Bolla e un panorama straordinario" raccontava l'architetto.
Un luogo aperto alla cittadinanza, con una pista per auto elettriche, un percorso per lo jogging, un'area per lo yoga e la meditazione, per fare fitness e un' area relax sotto la parabolica sud.
All'inaugurazione ci fu addirittura Bono Vox degli U2, tra gli ospiti. Poi - complice anche le nuove restrizioni da Covid - la cittadinanza ha potuto forse godersi meno di quel che si sarebbe pensato questa grande attrazione.