/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 16 febbraio 2022, 19:47

Carta "pesta" sul fronte Finlandia: uno sciopero rischia di bloccare le etichette torinesi

La protesta dei lavoratori della UPM influenza l'attività del 35-40% del mercato internazionale. A rischio, per Torino e provincia, 15 imprese e 350 dipendenti. Ma anche centinaia di altre aziende colpite "di sponda"

risme di carta

Dalla Finlandia, uno sciopero mette in difficoltà la filiera torinese della carta

Dalla Finlandia al Piemonte, c'è uno sciopero che sta mettendo in seria difficoltà molte aziende del nostro territorio. Si tratta delle piccole e medie del settore della carta, in particolare delle etichette autoadesive, messe alle strette dalle proteste dei lavoratori che da inizio gennaio stanno incrociando le braccia presso la Upm, in Finlandia.

Si tratta di una delle più grande cartiere al mondo. E lo stop (o i rallentamenti) derivanti dallo sciopero finiscono per creare difficoltà anche alle nostre latitudini. “Abbiamo intrapreso tutte le azioni possibili, ma ormai siamo arrivati ad una situazione insostenibile - spiega Roberto Cotterchio, vicepresidente Api Torino e Unigec Confapi che raccoglie le più importanti imprese del settore -: o si trova una soluzione in brevissimo tempo, oppure lo sciopero in corso negli stabilimenti finlandesi della Upm, una delle più grandi cartiere al mondo, potrebbe avere ripercussioni devastanti in molti settori produttivi anche sul nostro territorio. Non si tratta solo delle nostre aziende, ma di tutte le filiere che utilizzano i nostri prodotti da quella alimentare a quella farmaceutica dalla logistica all’identificazione di ogni prodotto”.
Dunque, tutte le eccellenze che storicamente rappresentano il nostro territorio ai quattro angoli del Paese e all'estero. Dai vini pregiati ai dolci, dai prodotti caseari all'agroalimentare in genere. Senza dimenticare la farmaceutica e la logistica.

Problemi per 15 aziende e 350 dipendenti

Sul territorio, a subire questa pesante situazione sono circa 15 imprese del settore che occupano 350 persone, ma gli effetti si ripercuotono già su centinaia di aziende che rischiano di non poter commercializzare i loro prodotti senza etichette e packaging cartacei.

A destare grande preoccupazione nel settore della carta, ma anche in altre filiere produttive è lo stato di agitazione che dal primo gennaio 2022 sta interessando il colosso finlandese Upm, realtà che detiene il 35/40% del mercato internazionale nella produzione di carta e in particolare di quella adesiva destinata alla produzione di etichette. Si tratta di una azione sindacale che potrebbe protrarsi fino a metà marzo e che, se così fosse, metterebbe ancor più in difficoltà non solo le imprese che producono etichette, ma anche altre filiere dal momento che verrebbe a mancare un prodotto, considerato da mercato secondario, ma in realtà strategico per far arrivare nei punti vendita i prodotti finiti”.

Stiamo parlando di un prodotto trasversale – spiega ancora Cotterchio – la cui carenza di disponibilità sta portando davvero al blocco di altre filiere produttive. Basti pensare che sul mercato sono moltissime le tipologie merceologiche i cui prodotti hanno almeno un’etichetta autoadesiva”.  Le dimensioni del problema si capiscono meglio pensando alle numerose etichette applicate per identificare come imballo primario prodotti alimentari, vini e alcolici, medicinali, prodotti per la detergenza e per l’igiene personale. Ma anche per veicolare una spedizione logistica: ogni pacco di Amazon, ad esempio, è accompagnato da almeno due etichette identificative.

E a raccogliere e rilanciare la preoccupazione delle imprese di settore (e non) è il presidente nazionale di Unigec Confapi, Marco Tenaglia, che aggiunge: “Attenzione che questo è un problema che va ben oltre le imprese di settore. Per tale motivo auspichiamo la convocazione di un tavolo tra le parti sociali che contempli anche la presenza di referenti del settore e una reazione da parte delle istituzioni politiche”.

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium