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Attualità | 05 marzo 2022, 16:01

"Situazione di emergenza, ma i bambini sono contenti": il racconto dell'imprenditore tessile Alessandro Barbero dall'aeroporto di Iasi [VIDEO]

L'ex sindaco di Bossolasco, da dieci anni in Romania, si è occupato del trasporto in pullman dei giovani pazienti da Palanca

"Situazione di emergenza, ma i bambini sono contenti": il racconto dell'imprenditore tessile Alessandro Barbero dall'aeroporto di Iasi [VIDEO]

Freddo e neve hanno accolto i bambini ucraini malati oncologici che poco prima delle 14.30, ora italiana, sono saliti sull'aereo che li porterà a Caselle per essere trasferiti all'ospedale Regina Margherita per proseguire le cure. Dopo cinque ore in pullman, passando per Chisinau, nello scalo romeno hanno trovato ad attenderli il volo partito questa mattina da Torino. A coordinare l’operazione la Regione Piemonte che con alcuni finanziatori privati ha organizzato la missione umanitaria.

Tra gli aiuti quelli dell’ex sindaco di Bossolasco, Alessandro Barbero. Imprenditore tessile albese, proprietario della Basik, con sede a Bonvicino, da dieci anni è residente in Romania e si è occupato del trasporto in pullman dei bambini da Palanca verso l'aeroporto romeno di Iasi. 

“La difficoltà maggiore è stata quella di trovare l’autobus, ma soprattutto l’autista” spiega mentre è sull’aereo di ritorno a Caselle. “Questo perché tutti sono impegnati nelle grandi tratte, ad esempio tra la Romania e la Germania o l’Austria, dove i profughi sono tutti inviati presso parenti o conoscenti”. 

Fortunatamente, l'imprenditore è da molti anni in Romania e grazie a un suo collaboratore, amico del titolare di un'agenzia di autobus, è riuscito a trovare un passaggio per i bambini. "Lo stesso titolare è venuto, sapendo della missione umanitaria che ricopriva questo viaggio. Siamo arrivati ieri sera, abbiamo fatto il passaggio alle dogane anche perché bambini non avevano passaporti. Devo dire che le autorità moldave e rumene hanno capito subito la situazione e non hanno posto particolari problemi".

Sarebbe stato infatti un problema insormontabile per i bambini ottenere il passaporto in questo momento di guerra. 

Durante il viaggio non hanno affrontato particolari pericoli, ma bimbi e genitori hanno potuto tirare un sospiro di sollievo solo una volta a bordo dell'aereo che li attendeva a Iasi, in questi giorni particolarmente affollato in quanto l'aeroporto internazionale moldavo di Chișinău è chiuso, tutti devono recarsi in Romania per volare e il più vicino è proprio il piccolo aeroporto di Iasi.

"La situazione è veramente di emergenza. I bambini però sono contenti - aggiunge l'imprenditore tessile -. Le famiglie ora sono rilassate. C'è stato un momento di 'tensione' quando abbiamo passato la frontiera moldava e abbiamo aspettato nella terra di nessuno, cioè quello spazio tra Moldavia e Ucraina. Ci hanno lasciato parcheggiare bus in quella zona e, fino a quando il coprifuoco non è scaduto alle 6 del mattino, non abbiamo potuto attraversarlo. Lì c'è stato uno spettacolo straziante perché i mezzi non possono passare: siamo dovuti scendere e fare quel pezzo di strada camminando, un problema per alcuni dei bambini che hanno difficoltà a camminare. I medici dall'altra parte della frontiera però gli sono subito venuti incontro"

 

Cinzia Gatti

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