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Attualità | 11 marzo 2022, 16:54

I Murazzi riaprono a maggio per Eurovision: addio alle discoteche, arrivano i ristoranti e bar

Il sindaco Lo Russo: "Una parte importante di Torino viene restituita ai cittadini in occasione di un evento così importante"

murazzi

I Murazzi riaprono a maggio per l'Eurovision

Adesso è ufficiale: i Murazzi riapriranno in occasione dell'Eurovision Song Contest, la rassegna musicale che Torino ospiterà dal 10 al 14 maggio. Le storiche arcate ospiteranno attività culturali e ricreative legate alla manifestazione e rimarranno aperte anche dopo.

Lo Russo: "Parte importante di Torino restituita ai cittadini"

"Una parte importante di Torino viene restituita ai cittadini in occasione di un evento importante", ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo. "E' stato un lavoro lungo, complicato sia dal punto di vista amministrativo che dei lavori: il mio ringraziamento va a tutti gli assessori coinvolti", ha aggiunto il primo cittadino. "E' stata fatta una corsa contro il tempo, abbiamo dato un’accelerata a una situazione che si stava trascinando da parecchi anni ormai con l’obiettivo di aprirli per l’Eurovision. Credo sia un regalo per tutti noi, dopo anni di chiusura, riuscire ad aprire i Murazzi ha un valore simbolico per chi quel luogo l’ha vissuto" ha concluso il sindaco.

Poche discoteche e locali notturni

Una rinascita però con un'altra veste, lontana da quella degli anni '80 fino al 2012: le discoteche e i locali dedicati all'intrattenimento notturni saranno infatti pochi. L'idea della Città è di rendere le sponde del Po "vive e vivibili per tutto il giorno". Dove una volta c'erano Gianca, CSA e The Beach - e si poteva ballare e ascoltare musica - arriveranno quindi ristoranti, bar e bistrot. 

I due locali pensati da Edit ai Murazzi

Tra i primi a farsi avanti Edit che, dopo aver conquistato i torinesi in piazza Teresa Noce, animerà sei delle undici arcate private dei Murazzi, quelle di proprietà dei Magazzini Devalle. In questi 450 mq verranno aperte due attività.  "Porto Urbano, - aveva spiegato Giovanni Rastrelli, Ceo di Edit in un'intervista al nostro quotidiano un luogo per eventi privati, aziendali, e un locale di mixology e birre artigianali, sul modello di quanto sperimentato con successo in via Cigna”

Il primo - racconta Rastrelli - permetterà di dialogare con la città per veicolare in quel luogo eventi culturali”. Per quanto riguarda la birreria, la volontà è quella di realizzare un concept pub all’italiana: “Al centro del business ci sarà il bere, ma è comunque prevista un’offerta food di accompagnamento: rispetto a via Cigna proporremo prevalentemente due fasce, quella dell’aperitivo e quella del dopo cena” spiega Rastrelli.

 

Andrea Parisotto e Cinzia Gatti

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