Fare la spesa al mercato conviene, ancor di più nel tempo del caro energia e con i venti di guerra che soffiano forti da Est. Per i torinesi che ogni giorno riempiono i frighi e le dispense con prodotti alimentari, acquistare tra i banchi dei mercati rionali è ancora una scelta economica.
Prezzi calmierati, ma aumento dietro l’angolo
Basta fare un giro per i mercati di quartiere per accorgersi come, salvo rare eccezioni, gli ambulanti abbiano mantenuto i prezzi pre-crisi energetica. Frutta e verdura, ma anche salumi. Qualche rincaro, ma di lieve entità si registra per il pane, mentre si iniziano a intravedere gli aumenti di prezzo nelle macellerie ambulanti. Sono gli stessi mercatali ad avvisare i clienti: “Signora, copri ora perché tra un po’ saremo costretti ad alzare i prezzi. Non dipende da noi”.
Nardozzi: “Prezzi ancora calmierati, sarà difficile però tenerli bassi”
“La lievitazione dei prezzi è limitata, non li abbiamo aumentati. Certo è che sta diventando difficile tenerli così bassi, non perché vogliamo specularci sopra ma per le spese come quella dei carburanti e del caro energia. Scenderemo in piazza per questo motivo” spiega Giancarlo Nardozzi, presidente del G.O.I.A. “I salumi e i formaggi - prosegue Nardozzi - hanno gli stessi prezzi della scorsa settimana, frutta e verdura sono calmierati: siamo un ammortizzatore sociale”.
Nei supermercati merce acquistata pre-crisi energetica
Se al mercato la spesa rimane conveniente, anche al supermercato le varie catene stanno per il momento rispondendo al caro energia con prezzi bloccati. Frutta e verdura non sono infatti aumentati e in molti esercizi commerciali si trovano delle offerte competitive, che permettono al consumatore di non spendere troppo. La ragione va ricercata nei magazzini ancora pieni di merce acquistata in precedenza dalla grossa distribuzione.