L'effetto accise è già finito? A osservare i distributori di benzina di Torino (ma pure quelli in giro per l'Italia) sembrerebbe proprio di sì. Per accorgersene, basta fare un giro per i rivenditori che nei giorni scorsi avevano ribassato le proprie "quotazioni" dopo il decreto del governo che limitava gli oneri legati allo Stato.
È durato poco più di 24 ore l'effetto che aveva addirittura portato le automobili a fare la coda in prossimità delle pompe: sia quelle legate ai grandi marchi che quelle definite "bianche" perché indipendenti dai grandi circuiti.
E così, se qualcuno ancora si piazza sotto gli 1,7 euro al litro (1,690 circa, sia per benzina che per il diesel), in altri casi c'è chi ha già ritoccato verso l'alto. Sempre più frequenti gli 1,7 abbondanti se non addirittura gli 1,8 e oltre.
Forse non si tornerà ai picchi da 2,6 euro al servito che si sono registrati solo pochi giorni fa, ma di certo sembra che la discesa sia già arrivata al fondo, abbia toccato e sia ripartita verso l'alto.
Oscillazioni che si rilevano anche nel resto d'Italia: da Milano a Roma, da Palermo a Torino gli effetti dei rialzi del prezzo al barile su scala internazionale sono di nuovo sotto gli occhi di tutti. "Una beffa", la definiscono da più parti. E sono in tanti, tra gli automobilisti, a pensarla così.