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Economia e lavoro | 31 marzo 2022, 13:15

A Torino novità per le concessioni di immobili a enti no-profit

Cambiano i metodi di valutazioni così come i criteri di assegnazione

A Torino novità per le concessioni di immobili a enti no-profit

A Torino novità per le concessioni di immobili ad enti no profit. Martedì la Giunta Lo Russo, su proposta della vicesindaca Michela Favaro, ha approvato un nuovo regolamento. Ora le proposte progettuali di Onlus o altre realtà che chiedono l'assegnazione di palazzi o beni della Città “verranno valutate dalle singole Unità Organizzative competenti per materia, poi sottoposte al vaglio di un gruppo di lavoro interdivisionale,  e successivamente all’attenzione della Giunta”.  Se l'immobile è di competenza delle Circoscrizioni saranno queste ultime a occuparsi di tutto il procedimento.

Durata dai sei anni a venti

La durata della concessioni può variare da un minino di sei anni a un massimo di venti, compresi rinnovi e proroghe, sulle base di due fattori: la complessità del progetto e il valore dell’investimento per la ristrutturazione/riqualificazione del bene e conseguenti tempi di ammortamento. Rimangono valide le concessioni già esistenti.

I criteri

Il rinnovo delle concessioni, come spiega Favaro, "sarà sottoposto alla valutazione del Gruppo Interdivisionale e dovranno essere pubblicate in modo tale da permettere ad altri soggetti di presentare proposte di analogo contenuto progettuale per l’utilizzo del bene". Il nuovo Regolamento individua poi i criteri per l'assegnazione del bene come "la rilevanza dei fini istituzionali, l’impatto sociale, la possibilità e modalità di fruizione da parte dei cittadini dei beni assegnati, il grado di innovazione della proposta, il livello di sostenibilità in termini ambientali, sociali ed economici, il livello di affidabilità del soggetto e il suo radicamento sul territorio".

20 punti per la sostenibilità finanziaria

A ciascuna domanda potranno essere assegnati un massimo di 100 punti, di cui "80 attribuibili al merito del progetto e 20 alla sostenibilità economico-finanziaria". Una novità rispetto al passato, come spiega Favaro, affinché la realizzazione del progetto "non sia puramente aleatoria". 

Cinzia Gatti

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