È ancora la moda, che fa da zavorra. Altrimenti il mondo dei distretti piemontesi potrebbe respirare a pieni polmoni, nonostante le incertezze e le difficoltà del momento. I numeri del Monitor di Intesa Sanpaolo, infatti, segnalano per il 2021 un valore dell'export da 11 miliardi di euro, in aumento del 15,6% rispetto al 2020 della pandemia e tornando quasi ai livelli pre Covid: una distanza del 3,4% dovuto proprio ai comparti dell'abbigliamento e simili. Di fatto mancano 387 milioni. Ma lo slancio c'è stato, come dimostra un quarto trimestre chiuso addirittura a +15,6% sullo stesso periodo del 2020.
Bene l'agro-alimentare
Spiccano invece in positivo i distretti agro-alimentari piemontesi, che sui mercati esteri hanno conseguito risultati migliori rispetto ai distretti alimentari italiani (+13,5% rispetto al 2020 vs +9,2%) e hanno superato abbondantemente anche i livelli di export del 2019 (+17,3%), anche in questo caso facendo meglio dei distretti agro-alimentari italiani.
In ripresa anche la meccanica distrettuale
In forte ripresa anche la Meccanica distrettuale piemontese (+13,4%), leggermente meglio dei distretti della meccanica italiani (+12,9%), con performance positive rispetto al 2020 per tutti i distretti. Il recupero rispetto ai livelli 2019 non è tuttavia ancora completo (-7%), diversamente da quanto si osserva per la meccanica distrettuale italiana (+0,1%).
In crescita la moda
Segnali di recupero emergono per le esportazioni del Sistema Moda (+20,5%), in crescita rispetto al 2020, nonostante restino lontani i livelli di export registrati nel 2019. Rispetto al 2020, appare buono l'andamento delle esportazioni distrettuali piemontesi sia sui mercati maturi (+11,4%) che sui nuovi mercati (+25,4%).
Bene l'export dei poli tecnologici
Se consideriamo, invece, l'andamento delle esportazioni rispetto al 2019 emergono sostanziali differenze: le esportazioni verso i nuovi mercati si collocano sopra i livelli pre-crisi, mentre le esportazioni verso i mercati maturi risultano in calo. Molto positiva la performance sui mercati esteri dei poli tecnologici piemontesi. Il Polo ICT di Torino si colloca per il 29,2% oltre i livelli 2020 e per il 24,2% oltre i livelli 2019. Il Polo aerospaziale del Piemonte registra esportazioni in crescita del 45,1% rispetto al 2020 e del 14,1% rispetto al 2019.
Russa e Ucraina valgono il 2.8% dell'export
Per quanto concerne l’interscambio con Russia e Ucraina, la somma dei due paesi rappresenta il 2,8% dell’export distrettuale piemontese e lo 0,4% dell’export dei poli tecnologici piemontesi. Il distretto maggiormente esposto è quello del Caffè, confetterie e cioccolato torinese. Sopra la media dei distretti piemontesi si collocano anche la Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia, i Vini delle Langhe, Roero e Monferrato e le Macchine tessili di Biella.
"Rischi più gravi dal fronte energetico"
"Le imprese nel 2021 hanno realizzato un buon recupero. Nello scenario attuale i rischi più rilevanti provengono dal fronte energetico - dice Stefano Cappellari, Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo -. Nell’immediato abbiamo attivato due misure straordinarie: un finanziamento a 18 mesi con 6 mesi di pre-ammortamento destinato a coprire il costo delle bollette, e un servizio di consulenza per la copertura dai rischi di variazione del prezzo dell’energia e del gas".
"Inoltre - aggiunge - stiamo intervenendo a sostegno delle imprese esportatrici verso Russia e Ucraina. Il sistema delle filiere, elemento chiave della nostra economia, è stato uno dei principali fattori di resilienza nella fase di crisi, così come oggi possono essere un propulsore della diffusione della tecnologia, della digitalizzazione e verso un modo di produrre più sostenibile".