Per un mese, fino al 4 giugno, la Galleria Elena Salamon mette in mostra una raccolta di stampe giapponesi, 170 xilografie, che con i loro colori, talvolta vividi e accesi, talora delicati e tenui, trasmetteranno al pubblico la loro poesia.
Le stampe selezionate per l’esposizione sono il risultato di un'accurata ricerca: a maestri famosi come Hiroshige e Hasui, si affiancano artisti meno noti che raccontano l’eleganza e l’essenzialità di un paese che ha fatto della ricerca della perfezione lo scopo della sua estetica.
Accanto ai paesaggi e alla natura declinata in ogni sua forma, ammiriamo delicati fiori, stampe di pattern per kimoni e paraventi ed un caleidoscopio di forme e colori che raccontano di un profondo rispetto e amore per la Terra.
Star assoluta dell'esposizione è ‘Cranes Flying over Waves’, il volo delle gru sopra la grande onda, di Hiroshige Utagawa I.
Si tratta di una prova rarissima, solo un altro esemplare completo è comparso sul mercato negli ultimi trent’anni.
In mostra
Oltre all’immancabile Fuji, le baie, le barche e i pescatori, immersi nella calma e nella quotidianità della vita di villaggio, l’arrivo della sera raccontato attraverso uno straordinario arcobaleno, le stagioni accolte e celebrate in ogni momento come nella festa di Tanabata, festa dell’estate e le prime luci dell’alba che affiorano a Yoshiwara, il quartiere dei piaceri di Edo. Blu di Prussia e turchese i colori predominanti, declinati in infinite sfumature secondo la raffinata tecnica del bokashi che permetteva di creare l’illusione di profondità.
Successiva all’epoca Edo, l’era Meiji (1868-1912) fu uno dei periodi più movimentati della storia giapponese. In quegli anni infatti il Giappone vide la trasformazione dei suoi assetti politici, economici e culturali e raggiunse in tempi brevissimi il livello economico dei maggiori paesi industrializzati dell’occidente.
In campo artistico vennero introdotte tecniche e tematiche provenienti dall’Europa, a seguito di scambi e influssi con l’arte occidentale.
L’ultima corrente artistica presente in mostra è quella dello Shin-hanga, anche detto movimento delle ‘nuove stampe’ o neo Ukiyo-e: Hasui, Yoshida, Koson e Koitsu ne furono i massimi interpreti. È l’inizio del periodo Shōwa (1926 - 1989), gli artisti Shin-hanga creano uno stile che combina soggetti tradizionali a un tratto moderno ispirato dall’impressionismo e dal realismo.