Torna d'attualità la situazione degli addetti alle attività di facchinaggio per gli spazi e le attività della Rai di Torino. Dopo il presidio e lo sciopero degli scorsi mesi, sono tornati a farsi sentire i ritardi nei pagamenti per i dipendenti delle cooperative coinvolte negli appalti.
"Abbiamo dichiarato nuovamente sciopero per i ritardi nelle spettanze: ci sono casi di attese anche di 45 giorni, benché arrivano con le more - dice Matteo Rossi, Fisascat Cisl -, ma anche la Rai contribuisce a questa situazione pagando le fatture in ritardo rispetto alle scadenze".
Dagli incontri non sono emerse novità sostanziali. Ed è scattato il nuovo sciopero, da oggi. Proprio nei giorni degli Eurovision. "E a oltranza, finché non arrivano i nuovi soldi. I ragazzi, sono circa una trentina, devono mangiare".
Ma le difficoltà non finiscono qui: a causa di qualche situazione complicata a livello legale, infatti, anche da Roma sono sopravvenuti rallentamenti e incertezze in vista dei futuri rinnovi degli appalti nel settore. A Milano, ma anche a Torino. "A oggi, con scadenza il 30 aprile, è stata fatta una proroga dell'appalto fino a settembre - aggiunge Rossi -, ma non ci sono certezze. Il rischio è che da settembre in poi i lavoratori coinvolti possano essere lasciati a casa".
"Lo scorso mese abbiamo preso le spettanze di marzo al 24 di aprile - aggiunge uno dei lavoratori -, ma è sempre così e tutti i mesi e dobbiamo battagliare per avere i nostri soldi e dobbiamo far fronte ai passaggi quando si cambiano gli appalti. Ma nel frattempo perdiamo scatti e anzianità. In un cambio precedente abbiamo perso il Tfr".
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