Rappresenta l'unica luce in un periodo decisamente buio: è la 500 elettrica, traino di una Mirafiori che dopo molti anni vede crescere i volumi produttivi. Ma ci sono condizioni lavorative che i sindacati non ritengono adeguate.
Ecco perché la Fiom-Cgil ha indetto uno sciopero alla Carrozzeria di Mirafiori sulla linea della 500bev, indetto - recita una nota ufficiale - "per le insopportabili condizioni di lavoro e per i carichi troppo elevati anche causati dall’organico ormai ridotto ai minimi termini".
Lo sciopero ha avuto un’altissima adesione e tutta la linea di montaggio è stata bloccata. "Tutti i nodi iniziano ad arrivare al pettine. Non è possibile andari avanti in questo modo, tra la cassa integrazione – che comunque sta continuando – e la produzione che quando va un minimo al rialzo, subito fa aumentare a dismisura i carichi di lavoro che diventano insopportabili per gli operai - commenta Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil di Torino -. Questo accade a causa degli organici ridotti al lumicino per le numerosissime fuoriuscite di lavoratori che ci sono state in questi mesi. Mirafiori va rilanciata, non serve continuare ad andare avanti con questa gestione scellerata, serve un piano complessivo, fatto di nuove produzioni, assunzioni di giovani, diversa organizzazione del lavoro e ripensamento degli spazi dell’intera fabbrica".
"E' da giorni che i delegati interni fanno presente alla direzione aziendale che i carichi di lavoro sulla linea di montaggio sono troppo elevati, che i lavoratori non riescono a stare dietro ai ritmi produttivi - aggiunge Gianni Mannori, responsabile di Mirafiori per la Fiom -. Purtroppo sono rimasti inascoltati e lo sciopero è la logica conseguenza per provare a trovare delle soluzioni che mi auguro arrivino a breve".
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domenica 03 dicembre
sabato 02 dicembre