Poco più di due settimane. A Chivasso, così come in molti altri Comuni italiani, è partito ufficialmente l’ultimo conto alla rovescia per le amministrative del 12 giugno. A ricandidarsi per l’area di centrosinistra il sindaco uscente Claudio Castello, sostenuto da ben quattro liste: Pd, M5S, Sinistra Ecologista per Chivasso e l’Unione Civica di Adriano Pasteris.
Sindaco Castello quale è la forza di questo gruppo, che riunisce anime politiche diverse?
Negli ultimi due anni e mezzo, quando ci siamo trovati durante la pandemia a dover decidere le iniziative per la città, abbiamo iniziato a trovare punti di convergenza a partire dall’ambito sociale. Un’unità di intenti condivisa anche quando volevamo riaprire l’ospedale, dove abbiamo convocato insieme la Regione, così come sulla discarica e sul no al sito nucleare sul nostro territorio.
Come sindaco quale è il progetto/iniziativa che è più contento di aver realizzato? Cosa invece non è riuscito a fare?
Di progetti non decollati non ne ho: sono contento perché sono stati cinque anni di lavoro intenso. Ci siamo spesi fortemente per creare occupazione. Siamo alla soglia dei 27mila abitanti: siamo una città fortemente in crescita, considerando che fino a pochi anni fa eravamo 24mila. Un aumento merito anche del polo ferroviario sul quale insiste la città: ci sono parecchi casi di persone che hanno comprato la casa a Chivasso e lavorano a Milano. Un dei progetti più importanti è sicuramente quello del nuovo Polo Logistico nella ex Lancia, di via Mazzè: è un intervento molto ambizioso, partito nel 2019. In questi giorni scadono i termini per presentare le controdeduzioni e poi passeremo al progetto definitivo. Quest’ultimo prevede 114 mila mq e 11 piattaforme, che dialogheranno tra loro per la gestione di flussi di materiale che verranno scomposti e ricomposti secondo le necessità: a regime sono previsti 600 posti di lavoro.
Chivasso, come molte altre realtà, punta a migliorare i servizi grazie ai fondi europei?
Dopo due anni di pandemia, con 117 lutti per Covid, abbiamo partecipato con un nostro progetto al bando regionale per le Case di Comunità: abbiamo ottenuto un milione e mezzo di euro. In via Marconi, in un sito di proprietà nostra e dell’Azienda Sanitaria, realizzeremo un polo sanitario da 1.500 mq disponibile h24 dedicato alla medicina del territorio e alle visite ambulatoriali. Sarà accessibile anche ai paesi della collina, che gravitano sulle nostre strutture sanitarie. Abbiamo partecipato poi al bando della Città Metropolitana per i fondi Pnrr dedicati alla rigenerazione urbana: abbiamo ottenuto un finanziamento da due milioni e 800 mila euro per la riqualificazione del vecchio Cinecittà, in stato di abbandono da vent’anni. Qua troverà posto un teatro da 230 posti e verrà sistemata anche una zona un po’ degradata della città.
Uno dei problemi più spinosi per la sua amministrazione, ma anche per i chivassesi, è stato quello della discarica
In passato molte forze politiche, di qualsiasi colore, ne hanno tratto beneficio a discapito della città. Dal mio insediamento ho chiesto di convocare un tavolo tecnico in Prefettura: il primo si è svolto il 17 luglio 2017 e al confronto hanno preso parte anche i soggetti autorizzatori e gestori del sito. Siamo riusciti a farci ricevere dall’allora Ministero dell’Ambiente, nel novembre 2017, per il riconoscimento di danno ambientale: dopo mesi di battaglie, finalmente nell’agosto 2018 abbiamo messo la parola fine al conferimento dei rifiuti. Da lì abbiamo lavorato per bonificare l’area e la gestione del percolato, creando un raccordo fognario per il conferimento soprattutto notturno dei liquami. A gennaio 2021 abbiamo raggiunto un traguardo importante con l’inaugurazione del percolatodotto, che trasporta il liquido delle 4 vasche della mega discarica, attraverso tubazioni, fino al depuratore Smat.
In questi giorni si parla della mancanza di un campo per l'Asd Chivasso Calcio. A che punto è l'iter?
E’ fondamentale rimettere in piedi l’allenamento e la scuola calcio interrotta in questi anni da una malagestione. Con la società attuale non abbiamo interagito in maniera bonaria, ma siamo andati per vie legali: siamo in attesa delle chiavi per rimettere mano al campo. Faremo poi un bando ad evidenza pubblica per l’assegnazione, permettendo così ai nostri ragazzi di ripartire.
Se il 12 giugno viene rieletto, quale sarà la prima azione?
Impegno massimo per il decollo della piattaforma logistica, essenziale per rilancio occupazionale della città. La creazione di nuovi posti di lavoro è un problema molto importante e sentito. In generale tutti i progetti devono andare avanti in continuità, senza un minuto di stop: questo è un obbligo.