Torino lucida uno dei suoi gioielli più nascosti, con tutta l'intenzione di metterlo in mostra e andarne orgogliosa quanto prima. Si tratta del design, una nota di stile che - col tempo - è diventato attore trasversale tra tanti settori e ancora più produzioni.
Ha provato a farne una misura l'osservatorio Mira, che vede protagonista il Circolo del Design insieme a studiosi, Camera di Commercio e Unioncamere. L'ecosistema riguarda le attività di design in senso stretto, ma raggiunge la manifattura, i servizi e molto altro ancora.
5.300 posti di lavoro, 2500 a Torino
I numeri parlano di almeno 5.300 posti di lavoro legati a questo settore in Piemonte, con 2616 realtà economiche e uno zoccolo duro di specialisti (definiti "core design") che al 70% orbita su Torino città, dove i lavoratori sono almeno 2.500. Le radici e la tradizione sono ovviamente Pininfarina e Giugiaro-Italdesign, ma c'è molto di più. Tanti sono i freelance (72%). Il fatturato nel 2020 è stimato sui 376 milioni, mentre in tutto il Piemonte sale oltre quota 423 milioni.
In particolare, compongono questa fetta di economia le aziende attive nella Comunicazione (32% degli addetti), Product (34%), Spaces design e allestimenti (3%) e fashion design (10%).
C'è chi guida (e chi è guidato)
Ma si contano almeno 992 imprese "design driven" che pur non avendo il design come attività principale ne sono comunque influenzati fortemente. Dall'automotive al cibo. Da Alessi a Bulgari, passando per Fca (oggi Stellantis) e Lavazza. Solo per citarne alcune.