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Politica | 05 luglio 2022, 16:39

Sarno e Valle: "Approvato il piano triennale cultura: la novità? L'attenzione ai beni confiscati alle mafie"

I consiglieri regionali del PD: "Un lavoro che parte dalla giunta Chiamparino"

Sarno e Valle: "Approvato il piano triennale cultura: la novità? L'attenzione ai beni confiscati alle mafie"

"Il Piano triennale della Cultura, approvato oggi dal Consiglio regionale, è il frutto di un lavoro che è iniziato durante la scorsa legislatura con la Giunta di centrosinistra del Presidente Chiamparino e dell’assessore alla Cultura Antonella Parigi, che hanno coinvolto tutte le realtà del settore attraverso gli stati generali della Cultura. Per la prima volta dalle linee fornite dal Piano si costruiranno bandi annuali e triennali e riteniamo che questo rappresenti un ottimo risultato. Tuttavia, ci convince poco la scelta di limitare le convenzioni perché, in questo modo, vengono annullate le scelte politiche regionali e questo riduce, a nostro parere, la progettualità e la visione futura delle politiche pubbliche in materia culturale. Purtroppo, quest’oggi la maggioranza ha fatto mancare per tre volte il numero legale, mancando di rispetto al lavoro dell’assessore e alle attese del mondo culturale. Solo il nostro senso di responsabilità ci ha portato a pazientare che la maggioranza, esauriti i propri comodi, tornasse in aula per votare il provvedimento": lo dichiarano il Vicepresidente della Commissione Cultura Diego Sarno e il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle. Che aggiungono: "Abbiamo collegato al piano un documento di indirizzo per chiedere alla regione di abbreviare i tempi di erogazione dei contributi lavorando sulla semplificazione della burocrazia, sull’anticipazione dei bandi ora possibile grazie al piano e sul coinvolgimento di Finpiemonte e degli istituti di credito piemontesi per anticipare le risorse regionali a enti ed associazioni. Abbiamo chiesto anche una audizione di Finpiemonte sul punto, da tenersi entro il mese di luglio".

"Un'altra novità del provvedimento – prosegue Sarno – è il sostegno al riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, numerosi in Piemonte e, tuttavia, non ancora assegnati, introdotto nel provvedimento grazie agli emendamenti del Partito Democratico. Verranno previsti nei bandi dei criteri di premialità per le realtà culturali che svolgeranno le loro attività all’interno dei beni stessi e attivate collaborazioni con l’agenzia nazionale dei beni confiscati, gli enti locali e le associazioni culturali della nostra regione.  Si tratta della prima volta, in assoluto, in Piemonte e questa decisione arriva dopo l’audizione di Libera Piemonte e dell’Università degli studi di Torino fortemente voluta dal nostro Gruppo in Commissione Legalità riguardante i risultati del progetto 'Beni in Rete'".

"Durante l’audizione in Consiglio regionale – spiega il professor Rocco Sciarrone dell’Università di Torino – ho evidenziato i problemi che si presentano durante l’iter di assegnazione e riutilizzo di questi beni e ho sottolineato l’importanza di una maggiore copertura economica, un maggiore supporto ai Comuni e una strategia regionale integrata, alcuni possibili sviluppi per il futuro. L’inserimento di premialità e incentivi nel Piano triennale della Cultura è un passo importante per fare in modo che i beni confiscati trovino nuova vita".

Soddisfazione anche dal mondo delle associazioni: "I beni confiscati quando vengono riutilizzati sono una vittoria dello Stato contro le mafie, sono l’esempio concreto che quando le forze migliori della società si mettono insieme, ognuno per le proprie responsabilità, creando sinergie e supporto, il maltolto può essere restituito alla collettività. È fondamentale in una Regione che si colloca al penultimo posto in Italia per riutilizzo sociale, mettere in atto strumenti e incentivi per i Comuni e le realtà del terzo settore che agevolino la progettazione e il reperimento di fondi. Auspichiamo che gli strumenti di questa proposta si possano concretizzare quanto prima e restiamo in attesa, da ormai tre anni, del bando, che la giunta si era impegnata di pubblicare subito dopo l’approvazione del bilancio", ha affermato Maria Josè Fava, referente regionale di Libera Piemonte.

comunicato stampa

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