Iveco chiama Torino. E lo fa in una delle cornici più suggestive della città: le Officine Grandi riparazioni. A pochi mesi dall’avvio del suo percorso come società indipendente – iniziato lo scorso 3 gennaio - lo storico marchio ha voluto dare appuntamento a istituzioni e partner per cinque giorni chiamati "Beyond". Oltre, appunto. Come i progetti che Iveco vuole portare avanti, soprattutto sulla strada della sostenibilità e dei trasporti ecosostenibili. Un percorso lungo il quale non mancano (e non mancheranno) alleanze. Verso l'India e non solo.
"Torino è stata la nostra casa per 123 anni e siamo orgogliosi del nostro cuore italiano", dice Gerrit Marx, ceo di Iveco Group.
Aziende, partner e istituzioni
Sono 30 le aziende attese, 61 i relatori e decine le ore di incontri e dibattiti. Sabato mattina, invece, studenti e aspiranti collaboratori possono partecipare al Career day, per conoscere le opportunità di lavoro all'interno del gruppo. E domenica 17, infine, spazio ai dipendenti e alle loro famiglie.
Una grande vetrina
Ma la presenza di Iveco a Ogr è anche una grande vetrina. In esposizione infatti ci sono 16 prodotti e innovazioni, come i grandi bisonti "verdi": il Nikola Tre a batteria, oppure a celle combustibili. Ma ci sono anche gli Iveco e-Daily che rinnovano un vecchio modello consolidato ma rendendolo 100% elettrico. E ancora, bus a metano o interamente elettrici e quindi a emissione zero.
Accordi di oggi e di domani
L'evento alle Ogr ha anche segnato il momento per ufficializzare due nuovi accordi: quello tra Iveco e l'indiana Blue Energy motors, per portare sulle strane del subcontinente i primi mezzi pesanti a gas naturale liquefatto entro la fine del 2022.
Con Via, invece, è stato sottoscritto un memorandum di intesa per sviluppare nuove forme di trasporto on demand e legato ai servizi digitali.
Proseguono intanto le partnership con Nikola, Amazon, Hyundai, EnelX, Microvast e Plus. Mentre Marx ha ufficializzato l'uscita dalla joint-venture italorussa con AMT. "Ridiamo indietro le nostre quote. È una decisione che non ha nulla di finanziario".
Iveco e Pnrr, tra Torino e Foggia
Tra gli interventi, anche quello di Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico. Proprio al Mise, Iveco group ha sottoposto il progetto che, tramite i fondi Pnrr, punta riportare in Italia la produzione di bus a basse o zero emissioni. L'assemblaggio sarà a Foggia (circa 3000 esemplari nei prossimi anni, per poi salire al ritmo di mille bus all'anno), ma con la fase di ricerca e sviluppo delle batterie elettriche, così come dei motori a metano, a Torino, tramite Fpt industrial. "Il progetto è di primaria importanza per la sua componente di ricerca e sviluppo - ha detto Giorgetti -. Saremo a supporto della nuova missione di Iveco, verso la sostenibilità dei trasporti, anche dei mezzi pesanti".