Nemici in Sala Rossa, alleati al governo nazionale. È questo il paradosso che si potrebbero trovare a vivere il sindaco Stefano Lo Russo e tutta la sua maggioranza se Paolo Damilano entrasse in Azione di Carlo Calenda. Oppure in Cambiamo! di Giovanni Toti. Partiti che potrebbero far parte della coalizione di centrosinistra, guidata dal Pd, in vista delle prossime elezioni.
Dialogo con il centro
Se è vero che le Nazionali sono diverse dalle Comunali, è altrettanto vero che Torino Bellissima alla tornata di ottobre è stata la lista più votata del centrodestra. Voti che interessano a molti. Dopo la presa di distanza Damilano dalla destra più sovranista, ci sono i margini per un dialogo con i partiti del centro. Che potrebbero entrare in coalizione con il Pd.
Lo Russo: "Bene presa di distanza dalla destra di Damilano"
E oggi il sindaco Lo Russo, come già accaduto all'epoca, "saluta con favore quello che è capitato mesi fa, quando Damilano ha abbandonato il centrodestra proprio per ragioni di merito".
"Un centrodestra - sottolinea - che è diventato solo destra sovranista, filorussa, antiNato e anti Unione Europea". Se ovviamente non è automatico che un'alleanza nazionale abbia ricadute sul locale, è altrettanto chiaro che in caso di coalizione Damilano dovrà ammorbidire la sua opposizione. "Ho impostato - commenta il sindaco - l'azione amministrativa al dialogo con tutti: se dovesse emergere dalla minoranza una maggior condivisione al nostro progetto non posso che esserne contento".