Non solo festa e tagli del nastro. L'inaugurazione del grattacielo della Regione in via Nizza è anche l'occasione per una protesta. A metterla in atto sono i Radicali italiani Associazione Aglietta e +Europa, che pongono 5 domande alla Giunta.
La ferita aperta delle vetrate
"Chiediamo al governatore Alberto Cirio e all'assessore Andrea Tronzano una relazione sulla sicurezza delle vetrate, alla luce delle obiezioni che erano emerse nel 2019, con una relazione dell'ingegner Marco Bagetto. Ci dicono che siano state apportare migliorie, ma vogliamo la certezza", dice Giulio Manfredi, Associazione radicale Aglietta.
Chi paga le bonifiche?
Un altro aspetto riguarda le bonifiche, "chi le paga? Su questo la giunta tace, ma da quanto abbiamo rilevato con un accesso agli atti l'accordo iniziale vedeva questi costi in capo al venditore dei terreni, Fiat Avio".
"Siamo preoccupati soprattutto dal cromo esavalente derivati dalle vecchie lavorazioni che faceva Fiat Avio", aggiunge Igor Boni, presidente dei Radicali.
Il lavabo da 6.000 euro
Accanto ad altre forme burocratiche e di opportunità politica, i Radicali si chiedono come possa essere costato 6.000 euro un lavabo del presidente Cirio. "Deve essere un bagno meraviglioso", ironizzano.
E infine i dubbi riguardano il personale che nel grattacielo dovrà andare a lavorare: "Si fanno visite, si parla di metaverso, ma questa non è un'attrazione turistica. Bisogna ragionare sulla loro qualità del lavoro e sull'adattamento".
In attesa di gennaio
"Per ora inauguriamo qualcosa che non è per nulla inaugurato. Ma a gennaio, quando succederà, si svuoterà il centro di duemila dipendenti, duemila persone che mangiano e si spostano e che dunque hanno un impatto sul territorio - dice Silvio Viale, consigliere comunale +Europa -. E poi chiediamo che la Regione si presenti alle audizioni sulla futura Città della Salute, sulle bonifiche e sulla sicurezza del grattacielo".