Sono passati pochi giorni dalla sua proclamazione a Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e Matteo Salvini ha già deciso di mandare un messaggio ai No Tav. L'occasione si è presentata questa mattina, quando il leader leghista ha pubblicato sui social una foto che ritrae una scritta contro di lui, in Val di Susa: "Salvini boia, ora e sempre resistenza: avanti No Tav" si legge.
Immediata la risposta a distanza del neo Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che ha voluto ribadire la centralità dell'Alta Velocità, considerata una priorità: "Le minacce e i professionisti del NO a tutto non ci fermeranno. Sbloccare i cantieri significa dare lavoro a operai, artigiani e imprenditori, significa rendere l’Italia più moderna e sicura, significa lavorare di più e inquinare di meno. Avanti".
Salvini, già da ministro dell'Interno, si era più volte recato al cantiere della Tav per visitare il tunnel e stigmatizzare le violenze di chi assaltava le forze dell'ordine. Ora, con un ruolo di spicco alle Infrastrutture, avrà la possibilità di accelerare per il completamento di un'opera già fortemente in ritardo.
Negli scorsi giorni, il direttore generale di Telt, siglando un accordo con la Regione Piemonte per 1.000 posti di lavoro in Valle, aveva fissato al 2032 il termine ultimo per il completamento del tunnel.
“I No Tav, primi nemici della Val Susa, si possono mettere definitivamente il cuore in pace: con Matteo Salvini ministro delle Infrastrutture la Torino-Lione verrà completata. Condanniamo fermamente le minacce rivolte al nostro segretario al quale va la nostra più sincera vicinanza, nella certezza che non arretrerà di un millimetro nel suo impegno per realizzare un’opera che non può più essere in alcun modo fermata”, ha dichiarato il presidente del gruppo regionale Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni.
"Si prepari ministro Salvini, questa comunità è ormai abituata a non farsi calpestare in silenzio ed il suo futuro è colmo di scritte e contestazioni a cui dovrà rispondere". Lo sostengono in No Tav sulle pagine social 'Notav Info', in riferimento alla scritta comparsa in Val di Susa, su un muro, nella zona di Caprie contro il ministro delle Infrastrutture. I No Tav sottolineano che ci sono "già stati 11 i ministri delle infrastrutture che si sono avvicendati ad indicare il Tav come opera prioritaria, 11 ministri e neanche un binario", e che a loro risulta "difficile credere che proprio Salvini inverta questa rotta".
"Gli speculatori che da anni cercano di insediarsi in Val di Susa hanno chiesto all'attuale governo certezze e Salvini non si fa attendere nel dargliele, d'altronde il suo ruolo è chiaro, far arrivare i soldi del Pnrr a chi di dovere passando sopra le comunità locali dove necessario", concludono i No Tav.