Sono 80 circa gli studenti che stanno prendendo parte all'occupazione della mensa universitaria di via Principe Amedeo 48, per dare voce alla protesta sui rincari dei servizi di ristorazione (circa 70 centesimi, da 1.80 a 2.50 per una variazione di circa il 40%). Un aumento che impatta su circa il 15% della popolazione universitaria.
Una tappa della serie di manifestazioni studentesche che nei giorni scorsi ha portato anche all'occupazione l'assessorato regionale all'istruzione, guidato da Elena Chiorino. E che domattina alle 9.30 vedrà un corteo di protesta muovere verso la Regione.
Rincari di 300 euro all'anno
"Spesso si è sentito dire che questi aumenti non pesano sulle nostre tasche, ma per chi va in mensa tutti i giorni può arrivare a incidere fino a 300 euro all'anno", dicono i ragazzi. E aggiungono: "Non sono aumenti legati ai rincari energetici, ma evidentemente la Regione vuole tappare i suoi buchi di bilancio. L'assessore Chiorino non l'abbiamo mai vista negli organismi preposti e infine giustificano i rincari con l'aumento di borse di studio sulle quali però non c'è nessuna certezza".
"Abbiamo ricevuto solo risposte di chiusura da parte delle istituzioni, con atteggiamenti anche classisti - aggiungono -. Per questo ci siamo riuniti in assemblea e siamo pronti a occupare anche in altre strutture, Unito e Politecnico. È un attacco al diritto allo studio e alle famiglie degli studenti. Vogliamo risposte dalla Regione, da personaggi rappresentativi. La lotta continuerà finché i orezzi non torneranno quelli di partenza".
Vivere in residenza non è facile, gli affitti sono un miraggio
"I rincari si aggiungono a una situazione nelle residenze universitarie che molti non conoscono e che vive di molte altre difficoltà. Spesso si devono trovare lavori per permettersi gli studi, con condizioni di sfruttamento".
E ancora: "Permettersi un appartamento in affitto spesso non è possibile, con situazioni che finiscono nelle mani di strutture in cui ne approfittano. Un aumento di 50 euro al mese non è sostenibile per molti".
Ci aspettiamo le scuse dalla Chiorino
L'attacco a Chiorino intanto non si placa: "Ha usato parole per le quali ci aspettiamo le scuse. Non prendiamo lezioni da lei e da una parte politica che invece stanzia risorse per associazioni come quelle pro vita".