Il patrimonio di sentieri e piste ciclabili sulla collina torinese e sulle sponde del Po è in attesa di essere valorizzato come si deve. Per sollecitare il percorso intrapreso nei mesi scorsi insieme al Comune e risolvere alcune problematiche urgenti, la Circoscrizione 8 ha approvato un ordine del giorno ad hoc.
Un piano aggiornato dei sentieri negli intendimenti della Circoscrizione
Al momento infatti ci sono alcune difficoltà che frenano lo sviluppo del cicloturismo in collina. Dalle semplici difficoltà di accesso dal Parco Leopardi fino ai più importanti collegamenti con il Monferrato.
Le priorità per la Circoscrizione sono prima di tutto realizzare un piano aggiornato dei sentieri e dei circuiti, disciplinando anche tramite cartellonista, la convivenza dei vari fruitori, dagli escursionisti alle Mtb fino all’Enduro. Occorre poi sistemare i tratti non percorribili in bicicletta, che diventano inagibili dopo le piogge, i tratti franati, gli alberi che ostruiscono il passaggio e i ponti non agibili.
Il problema del conflitto con alcune proprietà private
Problema annoso è quello del conflitto con proprietà privata che occorre ancora risolvere. Per questo la Circoscrizione ha invitato il Comune a “sollecitare i soggetti privati incaricatisi dell'onere di completare il tratto ciclopedonale in corrispondenza dell'area del Molino di Cavoretto. Necessaria poi una riqualifica del percorso dal Parco Leopardi, partendo dalle difficoltà di accesso all’entrata principale, fino al Parco della Maddalena, passando per il Parco di San Vito.
Fondamentale anche la sistemazione dei sentieri nella parte alta della collina fino a Superga, senza dimenticare il ripristino del ponte ciclabile del Fioccardo e l’ampliamento dei circuiti fino a Superga, a Castagneto Po, con collegamento alla VEN-TO a Chivasso. E poi c’è il sogno di una connessione col Monferrato, lungo la vecchia ferrovia Chivasso-Asti con rientro sul Cammino di Don Bosco.
L'efficienza delle ciclopedonali lungo il Po
Il tutto da elaborare insieme all’efficienza dei circuiti ciclopedonali lungo il Po. Resta infatti da completare il tratto restante della ciclabile sulla sponda destra del Po anche nei tratti oltre Torino, fino a Moncalieri a sud e a Chivasso a nord, e intorte occorre “intraprendere azioni volte al collegamento dei i percorsi ciclistici lungo il Po al cuore della Città di Torino, in corrispondenza dei ponti”.
L’ordine del giorno approvato dall’intero consiglio, invita proprio il Comune a “proseguire il percorso iniziato con i primi incontri svolti con tutti i soggetti interessati, incluse le Circoscrizioni, e le associazioni” per lo sviluppo del cicloturismo, ma al tempo stesso a cercare fondi tramite bandi nazionali od europei per lanciare il piano di progettazione.