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Attualità | 29 dicembre 2022, 13:34

25 milioni per riqualificare il minorile di Torino: un nuovo ingresso e spazi per il colloquio detenuti/famiglia

Sulla fuga dal Beccaria il garante Mellano: "Grave cantiere da 13 anni perché ha permesso all'amministrazione penitenziaria di non rispettare il proprio mandato"

25 milioni per riqualificare il minorile di Torino: un nuovo ingresso e spazi per il colloquio detenuti/famiglia

25 milioni di euro di fondi europei per riqualificare il carcere minorile di Torino: ad annunciare lo stanziamento il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano, durante la conferenza stampa di fine anno. Uno degli interventi più rilevanti sul Ferrante Aporti è la creazione di un nuovo ingresso. Se quello attuale è di fatto una piccola porticina, verrà creato un nuovo accesso su corso Unione Sovietica tra il Tribunale dei Minori ed il palazzo storico La Generala. Un cambiamento che imporrà anche di modificare la viabilità del tratto tra corso Tazzoli e corso Cosenza. 

Nuovi spazi per i colloqui 

Un altro lavoro di assoluta rilevanza è la creazione di spazi adatti per i colloqui dei giovani detenuti con la famiglia, come prevede la legge. Attualmente chi si trova rinchiuso al minorile può incontrare i genitori e/o i parenti all'interno di una stanza senza finestre, con quattro tavoli di plastica. Da qui la necessità di creare luoghi più "confortevoli". Verranno poi ridefiniti gli spazi dedicati agli uffici e agli agenti, così come il Centro di Prima Accoglienza, con ingresso indipendente dal carcere. Sono previsti interventi di riqualificazione energetica dell'involucro e degli impianti, così come di consolidamento strutturale e antisismico. 

Detenuti in Piemonte dal Beccaria 

E la necessità di rimodernare l'edificio diventa ancora più impellente alla luce di quanto successo al minorile Beccaria di Milano, dove a Natale sette detenuti sono fuggiti. I ragazzi hanno approfittato di un cantiere in corso da 13 anni per aprirsi un varco e scappare: due sono ancora in fuga. "La capienza del Beccaria - ha spiegato Mellano - è  ridotta a causa di quei lavori: questo ha portato in Piemonte dei giovani detenuti, che per legge dovrebbero stare vicino alla famiglia e al percorso di reinserimento". "Quel cantiere - ha aggiunto - da così tanti anni è un fatto grave perché ha permesso all'amministrazione penitenziaria di non rispettare il proprio mandato". 

1 mln per interventi nelle carceri

Ampliando lo sguardo, a livello regionale è in arrivo un milione di euro per interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, all'interno delle carceri del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Mellano, per voce dei colleghi che seguono i singoli penitenziari, ha lanciato un appello: "Bisogna fare un monitoraggio attento e puntuale degli spazi reali. Noi abbiamo nelle nostre 13 carceri per adulti del Piemonte, a cui si aggiunge il minorile, delle aree inutilizzate, utilizzate male o abbandonate". "Prima di prevedere nuove costruzioni o interventi, - prosegue - occorre fare un censimento. Questi soldi devono essere usati bene, con un progetto su cosa deve essere l'esecuzione penale". 

Altro tema sul tavolo é la carenza di spazi per gli operatori - dagli psicologi, a chi si occupa del reinserimento lavorativo - all'interno delle carceri. "Ci sono delle progettazioni innovative - ha aggiunto Mellano - della Regione Piemonte, come lo sportello lavoro e multiservizi, che chiederanno già nei prossimi mesi alle carceri piemontesi di avere spazi per un incontro e colloquio con i detenuti". "Occorre che l'amministrazione penitenziaria nazionale facciamo uno sforzo per permettere a questi operatori di avere gli strumenti per poter lavorare" ha concluso il garante. 

Cinzia Gatti

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