"TORELLO" è lungo appena sette metri, largo un metro e mezzo, ma in pochi minuti è in grado di trasformare i rifiuti in energia elettrica e biofertilizzante. L'innovativo impianto è stato presentato questa mattina alle Lavanderia a Vapore di Collegno, dove è stata annunciato il via alla sperimentazione del sistema di produzione energetica BioEnPro4TO. Il progetto è stato avviato a ottobre 2018 grazie al finanziamento di 6.900.000 di euro della Regione Piemonte (POR FESR).
"Pronti sul mercato entro il 2024"
"Oggi - sottolinea Vander Tumiatti, fondatore della capofila Sea Marconi Technologies, attiva dal 1968 nel settore Energia & Ambiente - vogliamo produrre di più e meglio, consumando di meno: con BioEnPro4TO possiamo farlo innescando nuove opportunità di sviluppo nelle filiere di Bioeconomia Circolare e Granulare di comunità. Diamo una risposta concreta alle crisi contingenti con un ritorno di investimento fino al 140%. Saremo pronti per andare sul mercato entro il 2024".
480 chili all'anno di rifiuti
Il problema di ridurre i rifiuti in discarica, così come quello di trovare nuove forme di produzioni di energia più verdi, diventa ogni giorno più impellente alla luce del riscaldamento globale e dei rincari energetici. Per dare un'idea, ogni anno ciascuno di noi produce 480 chili all'anno di spazzatura, di cui 79 chili di organico. BioEnPro4TO dà una risposta energetica efficace per le piccole e medie comunità fino a 250 mila persone assimilabile a quella di Torino Ovest, che deve gestire ogni anno circa 112,5 mila tonnellate di RSU (Rifiuto Solido Urbano) e circa 20 mila tonnellate di organico. Il Comune di Collegno da solo deve smaltire 1.000 tonnellate di fanghi dalla depurazione delle acque civili all’anno con un importante costo per il conferimento agli impianti di Bergamo o a Brescia.
In 15 minuti rifiuti trasformati
Cuore del progetto è ‘TORELLO’, che in soli 10-15 minuti trasforma acque reflue e fanghi, FORSU, indifferenziato PAP, sfalci di potatura e altri materiali in energia elettrica, energia termica, acque sterilizzate, biostimolanti, biogas (bioidrogeno e metano), biofertilizzante, syngas, biochar e acqua.
L'impianto può ricevere 1.500 tonnellate di materiale convertibile all’anno, lavorare per 7.500 ore all’anno e processare 200 kg di materiale all’ora. Ora prenderà il via la fase sperimentale di sei mesi per il trattamento di pellet e compost presso la sede di Sea Marconi a Collegno.