Dopo la vicenda del neonato morto a Roma soffocato per errore dalla madre, da oggi l'ospedale Mauriziano riapre le porte ai neopapà per tutta la giornata. Nelle scorse settimane, in tutta Italia, si era alzata un' ondata di protesta di moltissime neomamme che avevano denunciato la carenza di personale in ostetricia come aiuto nel post parto. A complicare ulteriormente il quadro le regole imposte con la pandemia, che hanno di fatto chiuso le porte dei reparti ai parenti.
Assistenza dalle 13 alle 20
Dopo il Martini ed il Sant'Anna, dal 1° febbraio i reparti di Ostetricia e Pediatria 5C dell'“Umberto I” di Torino tornano ad accogliere gli accompagnatori. Le donne potranno contare sulla presenza di una persona cara scelta in Sala Parto, nel corso di tutto il travaglio/parto e in reparto, nel corso della degenza, dalle 13 alle 20.
Le regole
Il papà o la nonna, che assistono la neo mamma dall'ora di pranzo fino a sera, non potranno essere accompagnati da bambini. Oltre alla persona che aiuta la partoriente, ne sarà ammessa un'altra "nella fascia oraria 13.30/14.30, per la durata massima di 45 minuti". Le due non potranno però stare in contemporanea nella stanza con la madre ed il bimbo.
Chi assiste la mamma non dovrà avere sintomi riferibili al Covid-19 e dovrà sempre indossare la mascherina.