Il futuro di Torino - dopo Agnelli, Fiat e Juventus - verrà disegnato da Bloomberg. Oggi gli "emissari" della fondazione filantropica di New York Amanda Burden e Lauren Racusin stanno visitando il capoluogo piemontese, accompagnate dal sindaco Stefano Lo Russo e dal governatore Alberto Cirio.
Dopo diversi sopralluoghi questa mattina a Fiat Mirafiori, alle aree di TNE, al Lingotto e presso la nuova sede della Regione, seguiti da un veloce pranzo alle Ogr, nel pomeriggio andranno a vedere le aree nord della città. Da Parco Dora al futuro tracciato della metro 2 (Rebaudengo, Trincerone, Manifattura Tabacchi), fino ai Bagni Pubblici di via Agliè.
Piano regolatore e city brand
La visita di Bloomberg a Torino, come ha ricordato Lo Russo, "nasce dalla missione fatta a New York" negli scorsi giorni in occasione delle Universiadi di Lake Placid. Sono due gli ambiti dove la Fondazione metterà a disposizione la sua esperienza maturata nel ridisegno di moltissime altre città nel mondo: la revisione del piano regolatore e la creazione di un nuovo city brand, per fare conoscere la città a livello internazionale.
Bloomberg: "Torino carte in regola come città di successo"
"Da urbanista - ha commentato Amanda Burden - so cosa rende una città di successo e Torino ha tutte le carte in regole per esserlo, dai parchi all'università. È vivibile ed apprezzabile per chi ci vive, ma anche per chi viene da fuori".
"Bloomberg - ha poi aggiunto - ha lavorato tanti anni a Milano. A New York non sapevamo nulla di Torino, che è una città da riscoprire: il nostro obiettivo è capirne il DNA e farne emergere tutte le potenzialità".
Nel 2023 nuovo city brand
"Le cose conosciute di Torino - ha osservato Lo Russo - sono molte poche: è un problema, ma anche una straordinaria opportunità perché ci sono persone che, con occhi diversi e qualificanti dall'estero, vedono la città e ci possono dire come tirare fuori la sua anima e farla diventare un brand internazionale". Ed è proprio quest'ultimo il primo step temporale.
Entro il 2023 il Comune punta ad avere un nuovo "marchio" con il quale presentarsi al mondo. E a formularlo potrebbe essere Burden, che ha trasformato la vecchia High Line di New York della ferrovia nel parco urbano sopraelevato. Quella di oggi infatti è solo la prima visita: a marzo la Fondazione tornerà all'ombra della Mole.
"Dare nuova vita alloggi popolari"
"Per disegnare la Torino di domani - ha sottolineato il presidente Cirio - vogliamo volare alto: siamo andati a cercare Bloomberg, per onorare la vocazione internazionale di Torino. Abbiamo tanto lavoro da fare insieme".
"In Piemonte abbiamo 50mila alloggi popolari, di cui 30mila a Torino. Abitazioni che con semplici accorgimenti possono diventare più belle e a cui dare una nuova vita" ha concluso il governatore.