Ai torinesi è costato praticamente il doppio illuminare e riscaldare la casa a gennaio 2023, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A confermare i timori che i rincari energetici, causati dalla guerra in Ucraina, avrebbero pesato molto sul portafoglio dei cittadini gli indici dei prezzi al consumo diffuso dal Comune di Torino.
Guardando i dati balza all'occhio come i beni energetici - quindi gas/teleriscaldamento/corrente elettrica - segnino un +48.3% rispetto a 12 mesi fa. L'unica consolazione è che rispetto a dicembre 2022 c'è una discesa delle tariffe (-3.1%).
Pane e conserva +12%
Ed andando ad analizzare le altre voci di spesa, praticamente tutti i beni segnano un rincaro generalizzato. Il pane, la pasta, il caffè, la conserva di sugo e tutti i generi alimentari segnano un aumento dell'1% circa rispetto a dicembre e oltre del 12% su gennaio 2022.
Più cari musei e treni
E anche la visita al museo, lo spettacolo a teatro, un film al cinema - così come andare dall'estetista e dal parrucchiere- è diventato più caro. I servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona sono aumentati del +5,3% su gennaio 2022. Aumenti anche per chi viaggia in bus e treno, dove un biglietto costa oltre il 6% in più rispetto ad un anno fa.
Unici beni a rimanere invariati sono quelli venduti in tabaccheria, dalle sigarette ai francobolli.