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Attualità | 05 marzo 2023, 15:30

Cinema delle Valli di Villar Perosa, un presidio di cultura resistente al Covid [VIDEO]

È una delle poche sale rimaste nel Pinerolese e guarda a un futuro di contaminazione

Cinema delle Valli di Villar Perosa, un presidio di cultura resistente al Covid [VIDEO]

“È la nostra residenza artistica. Una sala di comunità che fa cinema lavorando con il suo pubblico”. Con queste parole, Alessandro Gaido, presidente di Piemonte Movie, riassume l’essenza del Cinema delle Valli di Villar Perosa

Uno spazio, all’interno del complesso Una Finestra sulle Valli, che l’associazione gestisce dal 2019.

È sopravvissuto alla pandemia, cosa che non è riuscita ad altri cinema, come lo storico Italia di Pinerolo. E il panorama è sempre più povero di sale.

Nei dintorni ne restano solo più due aperte: il Ritz e l’Hollywood, entrambe a Pinerolo. Altrimenti bisogna andare a Barge, nel Cuneese, o in cintura di Torino. Anche la pianura – come Vigone o Pancalieri – ha perso i suoi cinema, già decenni fa.

“Abbiamo un pubblico che arriva da tutta la vallata, fin oltre Perosa Argentina e Fenestrelle. Oltreché da Pinerolo, che è a pochi chilometri di distanza – elenca –. C’è poi il bacino della pianura e della Val Pellice. Quest’ultima non ha ancora una sua sala cinematografica. Anche se nei prossimi anni dovrebbe essere rimesso in piedi il Cinema Trento. Al momento si appoggia molto a noi e al Cinema di Barge, una realtà con cui collaboriamo e portiamo avanti la questione del cinema cosiddetto di profondità, cioè nei luoghi più periferici”.

Grazie ai fondi del Pnrr, infatti, Torre Pellice sta lavorando alla riapertura della sua storica sala, come spazio polivalente. Ma ci vorrà ancora del tempo. Nel frattempo ci sono valligiani che, per soddisfare la voglia di cinema, si organizzano con amici e conoscenti: una macchinata in comune per abbattere costi e inquinare meno.

Oggi la parola chiave per la sopravvivenza delle sale è proprio riadattamento. Molte si dedicano a programmi che non prevedono solo la proiezione dei film, ma anche iniziative come spettacoli o incontri.

Un’operazione di casa al Cinema delle Valli: “Nel 2016 con la Torino Film Commission Piemonte e con Regione abbiamo lanciato un progetto che riparte a maggio e che si chiama ‘Movietellers - Narrazioni cinematografiche’. Un progetto che mette insieme cinema, food e presentazioni con autori, registi, cantanti. Questo perché siamo convinti che il cinema sia in trasformazione. La pandemia ha accelerato i tempi, ma già prima si registravano i segni di stanchezza del vecchio modo di fare cinema nelle sale e la necessità di rinnovarsi attraverso la socialità”. Cosa che i gestori della sala di Villar hanno riscontrato da settembre, quando si è tornati alla normalità post-Covid. 

È importante quindi pensare a una commistione di arti per riportare le persone in sala e dare loro quello che le piattaforme non possono: “Al cinema si devono affiancare momenti di teatro, letture, arti performative. Bisogna contaminarsi” indica la ricetta Gaido.

La Regione proprio per venire incontro alle esigenze del settore cinema, ha stanziato venti milioni di euro, di cui otto per aiutare le sale cinematografiche a risollevarsi. Ma non mancano le difficoltà: “Il problema con la Regione è uno: il ritardo con cui questi contributi sono erogati. Ci sono ritardi anche di due anni. Questo non favorisce di sicuro la resistenza delle realtà culturali che già si trovano in grande difficoltà nel post pandemia. Ritardi di due anni dalla liquidazione, sono un danno che potrebbe rivelarsi mortale per molte associazioni e imprese culturali”.

Chiara Gallo e Marco Bertello

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