Sabato 11 marzo apre al pubblico, al Castello Della Rovere di Vinovo, una mostra assolutamente straordinaria sia per l’argomento, sia per i contenuti: “Enigmi dipinti. Dalla Domus Aurea di Roma alle grottesche di Vinovo”. Un argomento perfettamente consono al luogo, in quanto nel Castello di Vinovo è nuovamente visibile, dopo un lungo restauro, la Stanza delle Stagioni affrescata intorno al 1520 con splendide decorazioni “a grottesca”.
Va detto che la mostra di Vinovo, curata dallo storico bolognese Giordano Berti e allestita scenograficamente su progetto della designer Letizia Rivetti, va ben oltre le grottesche presenti nel Castello Della Rovere. Si tratta di un’emozionante immersione dentro un multiforme universo in cui si muovono esseri inauditi, mescolanza di umani, animali terrestri e acquatici, insetti e piante, a volte bellissimi, altre volte spaventosi. È un sogno ad occhi aperti che si svela davanti ai visitatori.
Entrando dal bellissimo cortile interno del Castello si accede alla mostra attraverso una galleria di personaggi grotteschi ideati agl’inizi del Cinquecento da Heinrich Aldegrever. Quelle scene, stampate su grandi specchi, suggeriscono al visitatore di scoprire il lato oscuro della sua personalità.
Appena girato l’angolo si accede al Salone d’Onore, dove grandi arcate sono decorate con “grottesche a candelabra” disegnate nel primo Cinquecento da vari artisti.
Un documentario su maxischermo sintetizza i contenuti dei più importanti cicli di grottesche in Piemonte in epoca cinquecentesca.
L’esposizione vera e propria comincia con un omaggio a Raffaello. Incisioni di Giovanni Volpato dalle Logge vaticane sono affiancate a pregiate maioliche decorate “alla raffaellesca” provenienti da Faenza, Casteldurante, Deruta e dalla collezione di Raffaello Pernici di Rosignano Marittimo.
Per mostrare la varietà di temi affrontati dagli artisti di tutta Europa, alle pareti sono esposte sia incisioni originali dei secoli XVI-XVIII, concesse da collezionisti privati, sia fedeli repliche di arazzi e rarissimi disegni conservati presso grandi istituzioni museali, tra i quali il British di Londra e il Metropolitan di New York.
Al centro della sala, due tavoli ospitano perfette riproduzioni di libri antichi contenenti decine di disegni di grottesche; libri che il pubblico può sfogliare liberamente, come se avesse tra le mani l’originale.
Il gioco interattivo prosegue nella Sala degli Stucchi dove, nella semioscurità, soffitto e pareti si animano, facendo apparire bizzarri personaggi tratti da grandi cicli decorativi rinascimentali. I “mascheroni” di altri personaggi sono nascosti dentro un armadio che chiunque può aprire per scoprirne il contenuto.
Nella Sala della Torre è ospitato un preziosissimo tessuto in seta lavorato a mano con la tecnica del “soprariccio”, con grottesche del Settecento, prestato dal laboratorio veneziano di Luigi Bevilacqua.
Nella stessa sala è proiettato un videomapping che esalta la bellezza dei gioielli “mostruosi” ideati agl’inizi del Seicento dagli orafi fiamminghi Jan e Adriaen Collaert.
Queste videoinstallazioni sono un ulteriore “gioco” perfettamente consono a ciò che i committenti e gli artisti volevano creare per coinvolgere emotivamente i visitatori e proiettarli in un mondo di simboli dei quali ognuno possiede la propria chiave.
ORARIO DI APERTURA:
Giovedì e Sabato 14.30-18.30
Domenica 10-12.30 e 14.30-18.30
Apertura straordinaria Lunedì 10 aprile (Pasquetta) con orario 10-12.30 e 14.30-18.30
Chiuso Domenica 9 aprile (Pasqua)
INGRESSO:
Intero € 7 - Ridotto € 5 per comitive scolastiche, gruppi di minimo 15 persone, possessori abbonamento Musei. Gratuito per minori di anni 12, persone disabili certificate, studenti degli Istituti scolastici di Vinovo.
INFO: Comune di Vinovo, 011.9620413 - manifestazioni@comune.vinovo.to.it