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Attualità | 23 marzo 2023, 15:39

Perosa Argentina: una croce e una scultura su Rocca Nalàis per ricordarne la storia

Un gruppo di amici sta lavorando per valorizzare questo luogo

La croce posata a Rocca Nalàis

La croce posata a Rocca Nalàis

Da lì si andava verso i mercati di Forno di Coazze e Giaveno. Oggi una croce e domani una scultura ricorderanno la storia di Rocca Nalàis a Perosa Argentina.

A guidare l’iniziativa è Massimo Bosco, fotografo, esperto di paesaggistica, sentieri e storia locale e autore del libro ‘Sentieri di storie e fatiche – Itinerari dissepolti dai rovi nelle alture di Perosa Argentina e dintorni’, pubblicato da LAReditore nel 2021. “Ho iniziato nel 2015 a esplorare i sentieri abbandonati di Perosa Argentina – racconta –, riscoprendone i percorsi e la storia grazie ai pastori che li utilizzavano in passato. Così ho conosciuto Renato e Bruno Dema: per loro questa cima era un vero punto di riferimento, e non vogliono vada dimenticato”. Il nome Rocca Nalàis viene infatti dalla contrazione di ‘Roccho pour anà lài’, ovvero ‘Roccia per andare di là, oppure, oltre’, in questo caso verso i mercati di Forno di Coazze e Giaveno.

I due Dema, classe ’33 e ’39, hanno costruito una croce in legno da portare alla Rocca, e venerdì 17 marzo in sei sono partiti per fissarla: Bosco, Andrea Sorbino, che ha fornito i materiali per il fissaggio, Claudio Laggiard, Renzo Comba, Riccardo Richiardone e Giancarlo Sanavio. Un’iniziativa possibile grazie all’aiuto della sindaca di Perosa Argentina Nadia Brunetto, che ha portato il progetto in Comune, e al sostegno dell’associazione culturale Poggio Oddone.

I lavori non sono ancora ultimati: verrà infatti anche collocata una scultura di un contadino con un falcetto, a opera di Bruno Dema, scultore del legno. Mentre il sentiero è stato sistemato da Fabrizio Comba. “È un sentiero impervio è difficile, ma lo era già quando veniva utilizzato abitualmente: percorrerlo trasmette il senso della fatica di chi ci lavorava, ed è giusto che venga ricordata. Per questo abbiamo portato la croce: non come simbolo strettamente religioso, ma come elemento che identifica la vetta, la designa come obiettivo e la fa conoscere” conclude Bosco.

Rosa Mosso

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