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Cronaca | 24 marzo 2023, 10:58

Ferito dal lancio di una bici ai Murazzi, i cinque giovani del gruppo non potranno accedere ai locali del centro per 2 anni

La decisione presa dal questore di Torino Vincenzo Ciarambino

murazzi - foto d'archivio

"Dapo" da locali pubblici per i cinque componenti del gruppo

Il Questore di Torino Vincenzo Ciarambino, a seguito dell’attività svolta dalla locale Divisione Polizia Anticrimine, alla quale hanno contribuito anche i carabinieri, ha emesso il divieto di accesso e stazionamento ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento (DACUR), nei confronti di 5 giovani gravemente indiziati di fatti delittuosi avvenuti nel centro cittadino.

Si tratta di tre giovani e due ragazze, di età compressa fra i 15 e i 18 anni, a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio in concorso e ora agli arresti domiciliari o in regime di custodia cautelare in carcere: responsabili di aver cagionato lesioni gravissime, in concorso, ad un giovane che si trovava in attesa di entrare in un locale notturno, gettando, nella notte del 21 gennaio 2023, dalla balconata di Lungo Po Cadorna angolo corso San Maurizio, una bicicletta di una società di noleggio, del peso di oltre 20 kg, da un’altezza di circa 11 metri, che attingeva un giovane che si trovava al di sotto.

La particolare gravità della condotta posta in essere dal gruppo, durante il fine settimana e in orario notturno, in un’area del centro cittadino nota per la movida, ha arrecato un serio pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica nonché per l’incolumità delle numerose persone ivi presenti.

Per tali ragioni il Questore, considerata la pericolosità sociale dei componenti del gruppo desumibile dalla violenza dell'attività delittuosa posta in essere ed il concreto il pericolo di reiterazione di reati a base violenta, idonei a mettere in pericolo la sicurezza pubblica, ha emesso nei loro confronti, la misura di prevenzione personale del divieto di accesso e stazionamento ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento del centro cittadino, per la durata di 2 anni.

L’area interdetta è quella ricompresa tra Corso Vittorio Emanuele II (nell’area compresa fra Piazza Carlo Felice e Corso Cairoli), Piazza Carlo Felice, Via Roma, Piazza San Carlo, Piazza Castello, Viale I Maggio, via Denina, Corso Regina Margherita  (nel tratto compreso fra via Denina e lungo Po Machiavelli), Lungo Po Machiavelli, Lungo Po Cadorna, Corso Cairoli, (nel tratto compreso fra Lungo Po Cadorna e Corso Vittorio Emanuele II) nonché l’area fra: Corso Vittorio Emanuele II (nel tratto compreso fra Via Nizza e corso Massimo d’Azeglio), Corso Massimo D’Azeglio (nel tratto compreso fra Corso Vittorio Emanuele II e via Valperga Caluso), via Valperga Caluso (nel tratto compreso fra Corso Massimo d’Azeglio e via Nizza), Via Nizza (nel tratto compreso fra via Valperga Caluso e Corso Vittorio Emanuele).

redazione

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