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Attualità | 14 aprile 2023, 15:30

Niente oneri dell'ex OGM per il rilancio di piazza Crispi, Mazzoleni: "Progetto costruito con il territorio"

L'assessore all'Urbanistica, rispondendo ad un'interpellanza di Catizone (Lega), auspica un'ipotesi progettuale "costruita con calma"

mercato

Piazza Crispi

Un progetto costruito con calma”: è questo l'auspicio dell'assessore all'urbanistica della Città di Torino Paolo Mazzoleni per riqualificare piazza Crispi, una delle “porte di ingresso” al quartiere di Barriera di Milano e uno dei punti in più forte crisi di identità anche a causa del declino dello storico mercato. L'argomento è stato trattato durante un'apposita seduta congiunta delle Commissioni Urbanistica e Commercio andata in scena ieri pomeriggio.

Esclusi gli oneri di urbanizzazione delle ex OGM

Le parole di Mazzoleni sono arrivate in risposta a una proposta di mozione presentata dal consigliere della Lega Giuseppe Catizone, contenente la richiesta di utilizzare gli oneri di urbanizzazione delle vicine ex OGM per raggiungere lo stesso obiettivo: “Le opere in questione - ha spiegato l'assessore – sono definite già state identificate e approvate e verranno realizzate in quella zona specifica: si tratta di interventi che il proponente sceglie di fare per conto proprio perché ha la possibilità di farli in tempi rapidi, già pronti e collaudati e la città, da questo punto di vista, è maggiormente soddisfatta. Le ex OGM, a proposito, porteranno 4,7 milioni di euro di cui 1,9 da incassare in denaro e 2,8 in opere a scomputo, che arriveranno in totale a 6 grazie a un investimento ulteriore del privato”.

Una visione per il futuro

Mazzoleni, infine, ha proposto una visione futura che permetta di superare questi scogli: “Quando vengono definite – ha proseguito – le opere a scomputo, che di solito prevedono interventi tecnici come il rifacimento di strade, fognature e illuminazioni, è molto presto rispetto a una reale presa di coscienza dei cittadini delle trasformazioni che stanno avvenendo. A questo proposito, la Giunta dovrebbe trovare un modo per creare un filone di finanziamento per opere che 'maturano' più tardi, quando le dinamiche sono più chiare. Nel caso specifico di piazza Crispi, se si punta a un progetto di riqualificazione più ampio e complicato occorre adottare una strategia che preveda l'ascolto del territorio attraverso la partecipazione dei cittadini e un metodo per coinvolgere il Consiglio Comunale e le Circoscrizioni, con tempi decisamente più lunghi”.

Marco Berton

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