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Economia e lavoro | 16 aprile 2023, 15:13

Fondazione CRT, il destino di Quaglia nelle mani del professor Tardivo

Il docente universitario cuneese ha sottoscritto la candidatura di Palenzona. A due giorni dal voto per il rinnovo della presidenza della terza Fondazione bancaria più importante d’Italia la situazione resta incerta. Potrebbe ripetersi il caso di Cuneo del 2016 quando un solo voto fece la differenza

Sede della Fondazione Crt

Pochi giorni alla scelta della nuova guida della Fondazione Crt (Foto Michele D'Ottavio)

Quando mancano poco più di 48 ore al rinnovo dei vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in calendario per martedì 18 aprile, la situazione resta di estrema incertezza.

Non risulta infatti che il lavorìo delle diplomazie sia riuscito a smuovere le acque.

Secondo alcuni osservatori potrebbe addirittura ripetersi ciò che era successo a Cuneo nell’aprile 2016 quando Giandomenico Genta venne eletto presidente della Fondazione CrCuneo con un solo voto di scarto: 12 voti contro gli 11 ottenuti da Antonio Degiacomi.

Nel duello in atto per la guida di via XX Settembre tra il presidente uscente Giovanni Quaglia e il presidente di Prelios ed ex vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, ago della bilancia potrebbe rivelarsi il professor Giuseppe Tardivo, economista, uno dei 18 componenti il Consiglio di Indirizzo che però si è schierato con Palenzona

Un fatto che ha destato non poca sorpresa, dal momento che il sodalizio con Quaglia pareva essere solido e consolidato.

Tardivo è docente universitario e cofondatore del Campus di Management ed Economia di Cuneo, siede nel Consiglio di indirizzo della Fondazione dove presiede la commissione che si occupa di fondi destinati all’istruzione e alla ricerca.

Una decina di giorni fa, a sorpresa, ha preso le distanze dal suo presidente, cuneese come lui.

Quali siano i motivi che lo hanno indotto a mettere una firma in calce alla presentazione della candidatura di Palenzona non è chiaro, come del resto non sono noti i motivi che hanno portato alla rottura tra Quaglia e Palenzona, i cui percorsi nei board finanziari si erano finora sempre favorevolmente incrociati e vicendevolmente sorretti.

Qualcuno, più smaliziato, fa notare che potrebbe trattarsi di una pantomima, ma se così fosse, a due giorni dalle votazioni, qualche smagliatura si sarebbe in qualche modo evidenziata.

Al momento i rapporti di forza sembrano equilibrati: un terzo dei 18 consiglieri fino a pochi giorni fa era ancora incerto (in realtà parteciperanno al voto in 17 perché uno dei componenti, Giuseppe Pichetto, è impossibilitato a prendere parte di persona alla riunione).

Il voto per il presidente è atteso tra due giorni senza che fino ad oggi siano emersi sostanziali elementi di novità.

La Fondazione CRT, la terza Fondazione di origine bancaria più importante d’Italia dopo Cariplo e Compagnia San Paolo, con un avanzo di esercizio 2022 pari a 127,2 milioni di euro (+42,6% rispetto agli 89,2 milioni del 2021), registra infatti una posizione finanziaria netta balzata a 569 milioni (+73,4%) e un patrimonio investito di oltre 3 miliardi di euro.

Si tratta di un bilancio da record: il migliore degli ultimi dieci anni, nonché uno dei più brillanti dal 1991, data della sua nascita.

Giampaolo Testa

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