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Eventi | 27 aprile 2023, 12:25

Domani a Torino l'orgoglio sardo scende in piazza: "Più collegamenti con il Piemonte"

Appuntamento alle 17 davanti al Comune: anche consigliere del Pd Ledda chiede più voli tra Caselle e l'isola

palazzo

Appuntamento alle 17 davanti al Comune

L’Associazione Sardi Gramsci celebra "Sa die de Sa Sardigna" e, a trent’anni dalla sua istituzione, chiama la comunità sarda del Piemonte a festeggiare la ricorrenza e non solo. "Rompiamo l'isolamento" è il tema della manifestazione che si terrà domani alle 17 davanti al Comune di Torino  “per rivendicare il potenziamento della continuità territoriale aerea Sardegna-Piemonte”. Un problema al centro anche di una mozione del consigliere comunale del Pd Tony Ledda, discussa ieri in Commissione.

Pazienti oncologici sardi in cura a Candiolo

Attualmente sono circa 20mila i sardi che risiedono a Torino, per un totale di circa 50mila famiglie in tutto il Piemonte. “Dal punto di vista sanitario, - ha ricordato l’esponente dem - sono diversi i pazienti oncologici in cura presso l’ospedale di Candiolo, che di recente ha inviando in loco i suoi medici per sopperire alle difficoltà di spostamento e la conseguente disparità di trattamento e cura”. Attiva poi una convenzione tra l'associazione Talassemici Sardi e la Regione Piemonte per il trasporto del sangue, dato che la talassemia è una patologia particolarmente diffusa nell’isola. Da qui la richiesta di Ledda di potenziare i collegamenti aerei tra Caselle e la Sardegna.

"No all'uso della Sardegna a fini militari"

Durante l’evento del 28 aprile oltre a Ledda, interverrà anche il parlamentare Marco Grimaldi. Domani saranno lette pagine di Grazia Deledda, Emilio Lussu, Antonio Gramsci e Maria Giacobbe accompagnate dal suono delle launeddas e l'organetto di Marco Lisai. La celebrazione torinese de “Sa Die” sarà anche l’occasione per ribadire il no all’uso massiccio del territorio sardo per fini militari. “Sino al 6 maggio – spiega l’Associazione Gramsci - la regione è un enorme palcoscenico di guerra: l’esercitazione “Mare aperto 2023” sarà la più grande di sempre, coinvolgendo gli eserciti e mezzi di 23 nazioni, seimila uomini in tutto”. “Come se non bastassero gli oltre 35mila ettari sottoposti a servitù militare, e la presenza dei tre poligoni più grandi d’Europa (Teulada, Quirra-San Lorenzo e Capo Frasca), verranno ulteriormente interdette al libero transito ampie zona di terra e di mare” concludono.

Cinzia Gatti

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