Il monitoraggio effettuato a livello regionale evidenzia che tutte le Aziende sanitarie regionali hanno recepito la Raccomandazione ministeriale sulla violenza nei confronti del personale medico e dei pazienti nei Pronto Soccorso e nei Dea (Dipartimenti emergenza urgenza), implementando procedure e protocolli aziendali che forniscono indicazioni di carattere generale e specifiche per la gestione di situazioni complesse e per particolari contesti a rischio (Servizi psichiatrici, Centri di salute mentale, Comunità protette, Dea).
Sono attivi sistemi di segnalazione degli eventi alla Strutture di Prevenzione e Protezione ed ai Gruppi aziendali risk management e sono altresì stati costituiti, in molte Aziende sanitarie regionali, gruppi multidisciplinari coordinati dal Servizio di Prevenzione e Protezione che valutano gli eventi denunciati dal personale e definiscono le azioni di miglioramento da intraprendere. Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi in risposta ad un’interrogazione consiliare sulle aggressioni nei Pronto Soccorso.
In attuazione alla stessa Raccomandazione ministeriale, rileva l’assessore, le procedure aziendali prevedono, inoltre, lo schema di intervento di vigilanza esterna, vigilanza interna e guardiania e le relative modalità di attivazione. In talune Aziende sanitarie regionali sono stati attivati sportelli di ascolto finalizzati alla prevenzione del disagio psicologico e dello stress nei luoghi di lavoro.
Ulteriore obiettivo regionale è quello di fornire alle Aziende sanitarie indirizzi per la programmazione e implementazione di misure omogenee (strutturali e organizzative) idonee a consentire la riduzione del rischio di comportamenti aggressivi e di atti di violenza contro gli operatori sanitari, anche attraverso il miglioramento delle misure organizzative, nonché delle conoscenze e competenze, da parte degli operatori, utili a valutare, prevenire e gestire tali eventi (ad esempio, attraverso un'attività formativa specifica in ambito di competenze relazionali e comunicative nelle situazioni di conflitto nel rapporto operatori/medici/assistiti).
"Un buon inizio: così possiamo definire la risposta che l'Assessore Icardi ha dato poco fa in Consiglio Regionale al mio Question Time sul tema della sicurezza nei nostri Pronto Soccorso. Ma occorre andare oltre e chiediamo pertanto, come Moderati, che tutti i servizi di emergenza e urgenza attivi in Piemonte (44 tra Pronto Soccorso e DEA) siano presidiati in maniera continuativa, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, dalle Forze dell'Ordine. Chiediamo che la Regione porti questa urgenza non più procrastinabile ai Tavoli Prefettizi regionali di osservazione sulla sicurezza. Una simile presenza sarebbe l'unica soluzione contro un'emergenza che vede per esempio, secondo i dati dell’Asl Città di Torino, il 54,3% del personale sanitario vittima di aggressioni", ha commentato Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati.
Fondamentali per assicurare la piena funzionalità degli Ospedali di Comunità saranno le indicazioni che dovranno arrivare dal Governo centrale ed essere recepite da parte delle Regioni, tra cui il Piemonte. Al momento, sono stati definiti gli elementi strutturali ed organizzativi degli Ospedali di Comunità, sia a livello nazionale sia nel contesto regionale.
E se, da un lato, nell'ambito normativo attualmente delineato risultano chiari e definiti i profili dello sviluppo edilizio di tali strutture, dall'altro lato, non sono ancora state configurate compiutamente - neanche a livello nazionale - le modalità di supporto dei diversi professionisti operativi nelle Strutture; gli stessi, in parte, potranno essere individuati tra quelli già presenti nelle Aziende sanitarie e, in parte, saranno da reclutare ex novo con le diverse forme contrattuali previste. Cosi l’assessore Icardi in risposta a un’interrogazione consiliare sul personale per gli ospedali di comunità.