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Attualità | 20 maggio 2023, 20:38

Una vita d'Oro, Federica Pellegrini tra nuoto e demoni al Salone del Libro: “Come il sughero sull'acqua”

La “Divina”, acclamata dal pubblico a caccia di foto e autografi, ha presentato il suo libro autobiografico scritto a quattro mani con Elena Stancanelli

federica pellegrini

Una vita d'Oro, Federica Pellegrini tra nuoto e demoni al Salone del Libro

Oro”: un titolo che riassume, in una parola, una vita e una carriera sportiva: già, perché quando si parla di Federica Pellegrini non si può che accostarle questo colore che sa di medaglia più ambita.

La “Divina” del nuoto, acclamata e letteralmente assaltata da un fiume di pubblico a caccia di autografi e foto, ha presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino la sua autobiografia, scritta a quattro mani con Elena Stancanelli ed edito da La Nave di Teseo.

Un sogno chiamato libro

Una vita e una carriera sportiva contenute in un libro desiderato da sempre: “Quando Elisabetta – ha dichiarato – mi ha contattato ho potuto finalmente realizzare un sogno che avevo fin da quando ho vinto la mia prima medaglia olimpica a 16 anni: finora, la mia vita è stata sempre raccontata da giornalisti e fotografi, ma mai dalla mia voce. Dalla fine della mia carriera agonistica, questo è sicuramente il progetto che mi ha emozionato di più e che spero emozionerà anche chi lo leggerà”.

Talento e fisico

Tutto questo successo è arrivato grazie a un talento precoce quanto ineguagliabile che l'ha portata a diventare una delle atlete italiane più vincenti di sempre: “Mi sono accorta di lui – ha proseguito – per certi risultati ottenuti in anticipo rispetto alle mie coetanee: il primo titolo assoluto è arrivato a soli 14 anni e mi ha aperto le porte della nazionale. Entrare in nazionale maggiore a 14 anni, quando sei la più piccola, ti fa davvero pensare che forse quella sarebbe stata la tua strada. Quella con il nuoto è stata una bellissima storia d'amore durata 20 anni e che non rinnego”.

Al talento si è aggiunto un fisico non comune: “Grazie ai geni di mamma e papà – ha ancora aggiunto – ho avuto la fortuna di nascere con uno scheletro molto leggero perfetto per il nuoto, che mi ha dato la possibilità di galleggiare molto più degli altri; come il sughero sull'acqua”.

Demoni e ombre

Ma una carriera così importante e vincente non poteva essere fatta di sole luci e Pellegrini, nel suo libro, ha affrontato anche ombre e demoni: “Sono sempre stata una persona molto introspettiva – ha concluso – ma con il tempo ho imparato a riconoscere i miei demoni e a correre ai ripari. Nella vita possono capitare delle difficoltà e, per questo, è importante circondarsi di persone che ti vogliono bene, ma anche di professionisti in grado di darti i giusti mezzi per superare quei demoni. Proprio per questo, avere uno psicologo e mental coach al mio fianco fin da quando avevo 17 anni mi aiuta tantissimo”.

Marco Berton

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