Edicole, bar e fiorai. Sono alcune delle attività svolte all'interno dei tanti chioschi sparsi per Torino. Oltre un terzo dei concessionari però (il 35%) sono morosi o hanno un piano rateale scaduto con il Comune: il debito totale nei confronti della Città ammonta a circa un milione di euro. A fornire le cifre l'assessore al Commercio Paolo Chiavarino, rispondendo ad un'interpellanza presentata dal vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao.
In dieci anni perse il 42% delle edicole
Ad oggi le concessioni di suolo pubblico rilasciate per i chioschi sono in totale 345. A giocare la parte del leone sono le edicole, che però più di altre attività hanno patito la crisi dell'editoria: su 120 concessioni, ne risultano attive appena 79. Ampliando di più l'orizzonte negli ultimi dieci anni il capoluogo piemontese ha perso il 42% dei negozi che vendevano giornali, quotidiani e gadget: se nel 2012 erano 401, nel secondo trimestre del 2022 si sono ridotte appena a 233.
Idee per il rilancio
Per rilanciare l'attività dei chioschi, come ha spiegato Chiavarino, il Comune ha deciso di avviare una mappatura di quelli in disuso. Una parte verrà rimossa, mentre per gli altri l'idea è di consentirne "l'utilizzo con diversa destinazione d'uso".
"I chioschi - ha replicato Firrao - sono distribuiti su tutto il territorio e potrebbero svolgere un'importante funzione sociale e di presidio". "Studiare una strategia in tempi brevi potrà portare a rianimare alcune luci, che si sono spente negli ultimi anni", ha concluso l'esponente della minoranza.