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Politica | 29 maggio 2023, 12:28

Salone del Libro, Torino Pride contro Roccella e Lo Russo: "Il ministro ci ha impedito di parlare"

Il movimento arcobaleno attacca anche il sindaco: "Silenzio delle istituzioni"

roccella contestata al salone

Salone del Libro, Torino Pride contro Roccella e Lo Russo: "Il ministro ci ha impedito di parlare"

È la ministra Eugenia Roccella ad averci impedito di parlare al Salone del Libro. È questa l'accusa che arriva dal Torino Pride che lo scorso 20 maggio si è visto negare "la possibilità di presentare un libro come in Arena Piemonte".

In quest'ultimo spazio alle 14 era previsto il panel “Emancipazione e coming out musica - da libro l'anello di Bindi" con relatori Ferdinando Molteni, Paolo Rumi, Marco Emanuele e la cantautrice Silvia Starnini, di Famiglie Arcobaleno. "A causa del perdurare della presenza della ministra e degli esponenti politici regionali e nazionali sul palco - spiega il Torino Pride - la presentazione non è potuta iniziare".

Il no di Roccella

Dal Salone del Libro hanno provato prima a spostare la presentazione in uno spazio vicino, ma non riuscendovi hanno tentato "un'interlocuzione con la ministra perché restituisca lo spazio per poter fare l'incontro". Un appello caduto nel vuoto. Gli attivisti ed attiviste di Non una di meno ed Extinction Rebellion, che hanno dato il via in una protesta verbale contro Roccella terminata con 29 manifestanti denunciati, hanno creato un piccolo spazio dove si è svolto così l'incontro.

Attacco a Lo Russo 

"A chi continua a difendere - incalzano - questo "diritto di parola" chiediamo: del nostro diritto di parola, nello spazio programmato in quell'Arena, chi si è preso cura? La risposta è semplice: non chi era sul palco, ma chi era sotto a immaginare con noi un presente diverso". E il Torino Pride è critico anche verso il sindaco Stefano Lo Russo, che negli scorsi giorni si è più volte schierato con la Roccella sostenendo la "libertá di parola".

"Chiunque usi violenza sulle nostre vite - dichiara il movimento arcobaleno - e sui nostri corpi non potrà mai essere da noi benvenutə, e ci aspettiamo la stessa chiarezza dalle persone e dalle istituzioni alleate. Non possiamo accettare che chi esprime il dissenso riceva una denuncia, come troppe volte è già successo nella nostra città".

"Nel silenzio delle istituzioni, il Pride esprime solidarietà alle persone che hanno messo in atto la contestazione e fa proprie le loro rivendicazioni: sfileremo orgogliosamente anche con loro" conclude il Torino Pride.

Cinzia Gatti

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