Roman, Mykola, Ruslan e Mykhailo. Sono questi i nomi dei quattro soldati ucraini rimasti feriti gravemente in guerra, che a Torino hanno ricevuto protesi bioniche.
Grazie alla collaborazione tra Superhumans Center e Officina Ortopedica Maria Adelaide i militari, oggi ospitati in Sala Colonne dal Comune, possono tornare ad usare entrambe le braccia e mani grazie ai nuovi ausili tecnologici. Lo scorso 14 aprile è stato inaugurato il primo centro protesico Superhumans a Leopoli, alla presenza della first lady Olena Zelenska.
Le protesi
Dall'inizio del conflitto in Ucraina, sono state fatte 15mila nuovi amputazioni. In questo drammatico elenco figura anche Roman Kiyanets: per lui sono state realizzate due protesi, una meccanica per lavori pesanti e una mioelettrica per la ricostruzione di tre dita. A Mykola Efimenko sono state applicate una protesi mioelettrica per il braccio con mano multiarticolata Covvi e una mano meccanica con la ricostruzione del pollice sinistro.
A Ruslan Petrov è stata applicata una protesi meccanica con la ricostruzione delle cinque dita, mentre per la prima Mykhailo Bartoshik è stata realizzata una protesi mioelettrica con controllo attraverso i muscoli pettorali e dorsali, con la ricostruzione di tutti i livelli articolari (spalla, gomito, polso, dita) e con la mano multiarticolata Covvi.
Lo Russo: "Torino vicina all'Ucraina"
"C'è una profonda vicinanza - ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo - al popolo ucraino, che sta subendo aggressioni e ha bisogno di tanti sostegni, compresi quello politico e militare".
"La sofferenza - ha aggiunto - che stanno vivendo in Ucraina nessuno la potrà mai cancellare: noi possiamo solo accompagnarla ed alleviarla, con operazioni tipo quella di oggi".
"È un onore avere questi militari in Sala Colonne: Torino è vicino all'Ucraina non solo per gli aiuti portati in questi mesi, ma anche dal punto di vista politico. Il conflitto non è solo dell'Ucraina, ma dell'intera Unione Europea" ha concluso Lo Russo.