Dopo 28 anni, più di 300 varianti e svariate deroghe, Torino è finalmente pronta ad avere un nuovo piano regolatore: dopo l'approvazione delle linee guida del nuovo documento da parte della Giunta, infatti, è arrivata la presentazione in Commissione da parte dell'assessore all'urbanistica Paolo Mazzoleni. Il progetto preliminare verrà redatto, dopo un periodo di dialogo con i territori, tra novembre e dicembre di quest'anno.
Un'idea nuova di città
Mazzoleni ha dato, prima di tutto, un inquadramento generale definendo un'idea di città: “Il Piano - ha sottolineato – determina giuridicamente l'utilizzo dei suoli stabilendo cosa, quanto e dove si può fare. Rappresenta non solo lo strumento cardine dell'urbanistica, ma anche il perno di tutte le politiche dell'amministrazione permettendo di raccontare la città che vogliamo. La nostra idea di città, che nonostante una grande ricchezza urbanistica deve far fronte a una sostanziale crisi demografica, vuole coglierne ed esaltarne le specificità scoprendo in cosa Torino può essere unica e peculiare con l'obiettivo di renderla attrattiva”.
Obiettivi da realizzare
Gli obiettivi e i temi da affrontare sono altrettanto chiari: “Dovremo - ha proseguito – definire la dimensione da dare a Torino, prendendo spunto da città paragonabili come Valencia Stoccarda e Colonia, valorizzare il grande potenziale – in parte inespresso – dello spazio pubblico e puntare sugli alti livelli di qualità della vita come fattore competitivo. Vogliamo inoltre valorizzare dando centralità ed equilibrio a tutto il territorio trattando temi come la transizione ecologica, il policentrismo, l'innovazione e lo sviluppo, l'impatto sociale e la mobilità per una reale interconnessione”.
La partecipazione
La promessa, infine, è quella di stimolare la partecipazione: “Proseguiremo - ha concluso – il dialogo a più livelli iniziato alcune settimane fa con la città e con il territorio. Individueremo gli stakeholders e i cluster urbani non solo a livello locale, come le Circoscrizioni, ma anche a livello internazionale coinvolgendo esperti di altre città. Il nuovo Piano Regolatore è uno degli obiettivi di mandato, ambizioso ma che faremo in modo di portare a termine”.