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Economia e lavoro | 07 luglio 2023, 09:52

4 considerazioni chiave che gli investitori al dettaglio devono fare prima di acquistare azioni e titoli asiatici

Nella zona orientale del mondo, a est dell'emisfero boreale, l'annosa tensione tra l'immensa Cina e l'isola vicina di Taiwan si è inasprita.

4 considerazioni chiave che gli investitori al dettaglio devono fare prima di acquistare azioni e titoli asiatici

Nella zona orientale del mondo, a est dell'emisfero boreale, l'annosa tensione tra l'immensa Cina e l'isola vicina di Taiwan si è inasprita. La situazione si sta facendo sempre più tesa e le conseguenze di un attacco militare potrebbero minare gli equilibri geopolitici e finanziari dei mercati asiatici.

Conflitto Cina e Taiwan: il punto della situazione

Il piccolo stato di Taiwan, indipendente dal 1949, è da sempre rivendicato dal partito Comunista Cinese come parte del suo territorio. Le motivazioni del contendere sono ideologiche, culturali, geopolitiche ed economiche. L'isola infatti è tra le più importanti economie al mondo e il suo Pil supera nazioni come l'Arabia Saudita, la Svizzera e la Svezia ed è un'eccellenza nel settore della manifattura, l'elettronica, la tecnologia, l'informatica e l'automotive. Inoltre, si trova in una posizione strategica sul Pacifico che le permette comodi scambi internazionali.

Taiwan non è riconosciuta dalla Repubblica Popolare Cinese, dagli Stati Uniti, dalla Russia, dagli Stati dell'Unione europea e dal Canada, ma mantiene rapporti commerciali e di collaborazione con tutti. Mentre dal dicembre 2021 è stata ufficialmente riconosciuta da 13 Stati sovrani mondiali.

Ultimamente, alcuni incontri con le autorità statunitensi non sono stati graditi da quelle del colosso cinese. Il primo, nell'agosto 2022, l'allora speaker della Camera Usa ha visitato l'isola, e più recentemente, ad aprile di quest'anno, c'è stato un colloquio a Los Angeles tra la presidente Tsai Ing-wen e il presidente della Camera Usa McCarthy.

La Cina teme che l'ingerenza di Washington mini la sua sovranità, così il gigante asiatico ha reagito con una simulazione di un attacco sull'isola. Il Presidente Xi Jinping aveva avvertito gli Stati Uniti che "chi gioca con il fuoco si brucia", sottolineando la ferma opposizione al separatismo e a qualsiasi interferenza di forze esterne.

Conflitto Cina e Taiwan: cosa aspettarsi

Preoccupano le reazioni cinesi. Se si dovesse scatenare una guerra le conseguenze si ripercuoterebbero a livello globale. Come il conflitto che si sta combattendo ancora in Ucraina, gli effetti di uno scontro diventerebbero economici e ricadrebbero anche sul commercio internazionale, sulla stabilità geopolitica di tutta l'Asia e sui prezzi delle materie prime. La Cina è uno dei maggiori investitori esteri in Europa, mentre l’Europa importa molti beni dall'elettronica ai beni di prima necessità. Così come Taiwan è fondamentale per gli approvvigionamenti mondiali di semiconduttori e dell’alta tecnologia.

Di conseguenza, anche le borse e i mercati finanziari mondiali potrebbero reagire negativamente.

Maxim Manturov, Responsabile della Consulenza sugli Investimenti di Freedom Finance Europe, afferma che: “Se il conflitto tra Cina e Taiwan continuerà a intensificarsi, è probabile che abbia un impatto negativo sul mercato azionario asiatico. Questo perché il conflitto militare tra i due paesi rischierebbe di interrompere il commercio e gli investimenti nella regione. Inoltre, è possibile che il conflitto aumenti l'incertezza e la volatilità del mercato, rendendo gli investitori più cauti e meno propensi a investire.

I prezzi delle azioni probabilmente scenderebbero. Gli investitori potrebbero vendere le azioni in previsione di una minore attività economica in caso di conflitto tra Cina e Taiwan. Ciò causerebbe un calo dei prezzi delle azioni. Gli investitori preoccupati per il rischio di conflitto tra Cina e Taiwan potrebbero ritirare i loro soldi dalla regione. Questo comporterebbe minori investimenti e un rallentamento della crescita economica. Il conflitto tra Cina e Taiwan potrebbe portare ad un aumento delle tensioni tra i due paesi e il resto del mondo e la regione a diventare la più isolata dall'economia globale".

Azioni asiatiche: pericoli e opportunità

Alla luce dell'odierno scenario geopolitico in Asia orientale, capiamo cosa gli investitori al dettaglio dovrebbero considerare prima di comprare azioni asiatiche.

Prima di tutto capire, in caso di conflitto, quale possa essere la reazione dei mercati finanziari asiatici. Come abbiamo già detto, un'inevitabile crisi commerciale e logistica nelle industrie tecnologiche e automobilistiche piegherebbe non solo l'economia cinese, ma anche quelle europee e americana. Si presenterebbe quindi un mercato azionario rischioso, ma con delle possibili potenzialità nel medio e lungo termine.

Un altro aspetto: quando due anni fa il colosso immobiliare Evergrande è stato costretto a rimborsare i propri creditori, per un totale di oltre 305 miliardi di dollari, si è scatenato l'inferno borsistico e la nazione ha tremato. Rimane il rischio di default per il gruppo più indebitato al mondo che può riversarsi in maniera letale sull'intero sistema sociale ed economico del paese.

China Evergrande Group

(Image: msn.com)

Però, se il mercato azionario asiatico crollasse il deprezzamento di alcuni titoli potrebbero dimostrarsi un'opportunità. Sarebbero da individuare le aziende forti e acquistare le azioni di quelle società dal valore buono. In questo caso è importante fare un'accurata analisi e verificare la valutazione, il bilancio, gli eventuali debiti della società e la sua strategia di gestione. Quindi, procedere all'acquisto al punto minimo e poi aspettare. Sicuramente non ci sarà un'immediata ripresa ma il valore salirà.

La Cina, inoltre, ha dimostrato una buona resistenza all'inflazione, quando il resto del pianeta è alle prese con l'impennata dei prezzi. Un risultato dettato da diverse cause ma che si traducono come un vantaggio per il resto del mondo e un'opportunità borsistica per investire in ETF o in azioni.

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